di Luca Pons
Alberto Prestininzi,
professore ordinario di Ingegneria, sarà nominato coordinatore del comitato tecnico scientifico per la costruzione del Ponte sullo Stretta. Era già stato membro del cts della società Ponte sullo Stretto dal 2001 al 2012. Pochi mesi fa, Prestininzi aveva firmato una petizione che afferma che l’emergenza climatica non esiste.
Il governo Meloni ha deciso chi ci sarà nel comitato tecnico-scientifico che avrà funzioni di consulenza e di supporto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. A comunicare la nomina è stato ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini.
I nomi erano stati individuati già nei giorni scorsi, ma solo adesso è arrivato l’ok anche della Sicilia e della Calabria, le due Regioni coinvolte nei lavori. Il ruolo di coordinatore spetterà ad Alberto Prestininzi, già coinvolto nei lavori per il Ponte dal 2001 al 2012 e recentemente diventato noto come sostenitore della tesi che l’emergenza climatica non esista.
Chi è Alberto Prestininzi, il professore che il governo Meloni ha scelto come coordinatore
Il ruolo di coordinatore spetterà ad Alberto Prestininzi, professore ordinario di Ingegneria della Terra all’università La Sapienza di Roma. Prestininzi era già stato membro del comitato scientifico della società Stretto di Messina dal 2001 al 2012.
Pochi mesi fa, il professore è diventato noto perché era stato tra i primi firmatari di una petizione (“There is no climate emergency”) che sosteneva che l’emergenza climatica non esista. Il professore aveva sostenuto questa tesi anche in diversi dibattiti televisivi: in uno di questi, a maggio, un’attivista di Ultima generazione aveva abbandonato lo studio di Piazza Pulita rifiutando di confrontarsi con un “negazionista del clima”.
A marzo, Prestininzi aveva preso parte alla conferenza “Custodire l’ambiente custodendo l’uomo – perché le bugie ambientaliste radicali minacciano la vita umana sulla terra”, organizzato da Pro Vita & Famiglia e La Nuova Bussola Quotidiana a Milano.
Prestininzi, durante un intervento a Quarta Repubblica, aveva affermato: “Noi stiamo uscendo dalla fase fredda che era la piccola era glaciale del 1600. Stiamo uscendo e questa è la coda dell’aumento della temperatura. Clima e inquinamento sono due cose che non hanno nulla in comune”, quindi “protestare contro la crisi climatica è come protestare contro il sorgere del Sole”.
In un’intervista a Start magazine aveva ribadito gli stessi concetti: “Tutti i dati che abbiamo ci dicono infatti che il pianeta non è mai stato bene come adesso”, dal punto di vista del clima … leggi tutto
(Alberto Prestininzi intervistato da Quarta Repubblica, su Rete4)