Vladimir Putin viene definito, non come un dittatore (così tutti capirebbero subito chi è) ma come un “autocrate”.
Se si va a vedere quando in un Paese c’è l’autocrazia si scopre che essa è «una forma di governo in cui un singolo individuo detiene un potere assoluto ed incontrastabile su tutto e detiene tutti poteri dello Stato». Cioè è uno che ha soppresso la libertà dei suoi cittadini e fa quel che vuole.
Se si cessasse con i fuorvianti eufemismi si dovrebbe quindi dire che Putin è un dittatore vero e proprio. C’è chi dice che Putin non è una dittatore vero e proprio perché la Federazione Russa non ha soppresso le elezioni. Ma che elezioni sono quelle in cui l’autocrate può impedire ad alcuni candidati di presentarsi? O che, in caso di resistenza li fa ammazzare, senza rischi per sé o per i suoi prezzolati assassini?
Non a caso l’autocrate/dittatore condiziona come vuole anche l’autorità giudiziaria. Non solo, egli elimina tutti i media che non sono disposti a fare da trombettieri alle sue idee. La Russia è in mano a un dittatore che si comporta come tutti i dittatori, cioè in modo assolutista e sanguinario.
(italiaoggi.it)