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FACT-CHECKING / Nomi dei wi-fi polacchi dicono agli ucraini di andarsene? Il video non è prodotto da DW, ma dalla propaganda filorussa (open.online)

di Antonio Di Noto

Il filmato è prodotto in maniera da assomigliare 
a un documentario di DW, 

l’emittente di Stato tedesca

«Alcuni polacchi hanno iniziato a dare ai loro Wi-Fi nomi che intimoriscono i rifugiati ucraini», come «Ukrainians Go Home». Questo è quanto sostiene un video diffuso sui social che sembra essere prodotto da Deutsche Welle (DW), canale d’informazione di Stato della Germania. In realtà, il video non è prodotto da DW, ma dalla propaganda filorussa.

Analisi

Di seguito vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica, assieme alla presunta lista delle reti Wi-Fi. Oltre che su Facebook, il video è diventato particolarmente popolare anche su X, precedentemente noto come Twitter, e Telegram. Nella descrizione si legge:

«In Polonia si sta svolgendo un flash mob anti-ucraino sui nomi Wi-Fi offensivi contro i profughi ucraini. I residenti locali chiamano le loro reti “maiali ucraini”, “l’Ucraina è un inferno”, “assassini dall’Ucraina”, “ucraini, tornate a casa”. Scrivono che gli ucraini sono indignati e stanno cercando di protestare, ma finora senza successo».

Sebbene ne imiti lo stile molto bene, sia nel modo in cui appaiono le scritte in sovraimpressione che nei tempi e nel tipo delle riprese usate, il video non è stato prodotto da DW, come lo stesso gruppo mediatico ha chiarito sul proprio sito. «Il video non è stato prodotto da DW e le sue affermazioni non possono essere dimostrate. Anche il carattere e il posizionamento delle parole utilizzate nel video si discostano dal modello video con marchio DW. La discrepanza è evidente nel confronto fianco a fianco riportato di seguito», scrive l’emittente tedesca mostrando il confronto che riportiamo.

(DW / A sinistra, un vero video di DW. A destra il falso, in cui sia il carattere che il posizionamento non corrispondono al modello video di DW)

Perché il video è prodotto da DW

Uno dei motivi per cui il video sembra autentico è che la narrazione segue una struttura standard seguita da DW e altri media affidabili in tutto il mondo. L’inquadratura iniziale, ad esempio, mostra il mercato nel centro storico di Varsavia, portando gli spettatori sulla scena dell’azione. In effetti, il terzo scatto, una donna con una borsa colorata che tiene per mano un bambino mentre cammina in una stazione ferroviaria polacca (riconoscibile dall’uniforme della guardia di sicurezza ferroviaria), proviene da un servizio della Bbc, fa notare DW. Si nota anche come le pagine di login dei Wi-Fi siano in inglese, piuttosto strano dato che secondo quanto sostiene il video, le scene proverrebbero dalla Polonia.

Conclusioni

Un video diffuso sui social mostra un presunto flash mob organizzato da alcuni cittadini polacchi, che avrebbero cambiato il nome delle reti Wi-Fi pubbliche per intimorire gli ucraini. Il filmato è prodotto in maniera da assomigliare a un documentario di DW, l’emittente di Stato tedesca. In realtà, il video non è prodotto da DW, ma dalla propaganda russa.

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