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La vita di ogni bambino è sacra (oggi.it)

di LILIANA SEGRE

LA STANZA

Ce ne dobbiamo ricordare nelle guerre. Ma anche ogni giorno. Ecco un buon esempio

In questi giorni provo una profonda tristezza per quello che è successo e sta succedendo in Israele e sulla Striscia di Gaza. Un dolore che si aggiunge a quello per i fatti terribili che continuano ad accadere in Ucraina e in numerose guerre dimenticate nel mondo. Conflitti in cui moltissime sono le vittime innocenti, a partire dai bambini.

Perciò questa settimana vorrei fare un’eccezione: non rispondere come di consueto a una lettera, ma parlare di un’iniziativa di cui sono venuta di recente a conoscenza. Non ha a che vedere con le guerre di cui parlavo, ma fa parte di quelle attività che, in tanto buio, riaccendono un po’ di speranza. Poche settimane fa ho ricevuto la cittadinanza onoraria di Lesa (Novara), Comune affacciato sulla sponda occidentale del Lago Maggiore.

In questa occasione, è stato presentato un progetto per avviare proprio lì una casa vacanze per i bambini malati di tumore: “La casa del fiore”. Lo promuove la Fondazione Bianca Garavaglia che, nata originariamente come associazione, dal 1987 raccoglie fondi per progetti di ricerca, cura e assistenza nell’ambito dell’oncologia pediatrica. A fondarla, Franca e Carlo Garavaglia, genitori di Bianca, colpita a 5 anni da una rara forma di neoplasia non curabile con le terapie allora esistenti.

Fu proprio la piccola a disegnare, mentre era in ospedale, il fiore verde e fucsia simbolo dell’organizzazione.

La Fondazione opera a favore della Pediatria oncologica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano e i suoi progetti vorrebbero assicurare ai bambini e agli adolescenti che si ammalano di tumore sempre più elevate possibilità di guarigione e unamigliore qualità di vita futura attraverso farmacimirati, sistemi di diagnosi e terapie meno invasive, così come il sostegno psicologico ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.

Una delle iniziative è proprio La casa del fiore a Lesa, destinata a bambini in cura presso l’Istituto dei tumori di Milano, perché i loro ricordi non siano solo quelli di terapie, reparti e interventi. È difficile organizzare una vacanza, anche breve, quando la vita è scandita dalla malattia. Ma grazie al Comune di Lesa è stato possibile trovare un luogo che appare adatto e abbastanza vicino a Milano in cui potersi spostare in sicurezza. La sede prescelta è un plesso scolastico attualmente dismesso.

Più in dettaglio, un asilo infantile voluto e finanziato dal Cavaliere Avvocato Carlo Davicini nel 1906 per ricordare il figlio Cesare Eugenio, detto “Genietto”, scomparso prematuramente. E ora c’è bisogno del sostegno di tutti, cittadini, aziende, istituzioni, per far fronte alle spese per realizzare La casa del fiore.

Colpisce che le memorie di due bambini scomparsi troppo presto, Bianca e Genietto, lontane nel tempo e nello spazio, si ricongiungano idealmente in un progetto comune per altri loro coetanei in difficoltà. A ricordarci che la vita dei bambini è sacra. Anche quella dei piccoli israeliani e palestinesi.

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