Povera Elly Schlein, pensava di aver guidato lo sbarco in Normandia… (unita.it)

di Vincenzo De Luca

Il j'accuse

Pubblichiamo uno stralcio del volume scritto dal Presidente della Campania. Titolo: “Nonostante il Pd”. Pacato (diciamo così…) ma al veleno

Nel corso degli anni si è diffuso come una metastasi un meccanismo di selezione interna che obbliga ognuno a scegliere in quale corrente o clan incasellarsi, per farsi conoscere, per essere tutelato, valorizzato ecc.: cioè, un partito morto, indifferente al ruolo o spazio da garantire alle persone autonome, portatrici solo della propria militanza e del proprio lavoro politico; un partito chiuso, perciò, a ogni impulso e stimolo vitale, libero da filtri e da ipoteche correntizie, da obblighi di subalternità a qualche padrone.

Questa asfissia è garantita sapientemente da “regolamenti” e norme statutarie e congressuali demenziali, funzionali solo alle pratiche correntizie e agli interessi di autoriproduzione notabilari. Questi caratteri del Pd rimangono del tutto immutati anche oggi. Ma domandiamoci quanto di rinnovamento reale si sia determinato con le primarie e se, invece, non si sia cambiata la maschera, lasciando intatta la sostanza.

Come giudicare i proclami di rinnovamento, e anzi di palingenesi? Come valutare la loro credibilità? Non c’è dubbio che la spinta a un cambiamento radicale era forte, di fronte a un’immagine del tutto sfocata, impercettibile, paludosa, del Pd. E questo motiva anche risultati inattesi nelle aree urbane. Il problema è capire se si è andati verso un rinnovamento sostanziale o se si è lasciata intatta, dietro le immagini, la realtà di sempre. E qui il quadro diventa confuso.

Si sono ritrovati a sostenere l’onorevole Elly Schlein, tutti i principali responsabili del disastro elettorale! La stragrande maggioranza dei membri di segreteria, dei membri di governo, quattro ex segretari, notabili di lungo e lunghissimo corso, con relativi affiliati di corrente, erano tutti lì. L’onorevole Elly Schlein non ha avuto il coraggio politico di rifiutare questi appoggi, di prenderne le distanze, in nome della propria autonomia. Invece, li ha utilizzati appieno, prima, durante e dopo le primarie.

In queste con dizioni, il tasso di rinnovamento è destinato a essere vicino allo zero. Si sono utilizzati argomenti polemici al limite del ridicolo (il numero di candidature…), avendo alle spalle, a proprio sostegno, gente con tre, quattro, cinque, sei candidature! La stessa onorevole Elly Schlein, come si legge dalle cronache, si è serenamente concessa una tripla candidatura (Parlamento europeo, Regione Emilia Romagna, Parlamento italiano) senza problemi. E da quando era trentenne! Come dire, una cacicca ante litteram.

Abbiamo assistito a fatti di un trasformismo clamoroso, a proposito della vicenda di Articolo 1, che decide di rientrare nel Pd, a sostegno dell’onorevole Schlein. Cioè, i protagonisti di una vicenda di totale velleitarismo politico, una volta giunti, come era inevitabile, al fallimento, anziché entrare nel partito in punta di piedi, e magari chiedendo scusa a chi vi era rimasto a tirare la carretta, si sono visti premiare per la loro genialità politica, ricevendo una buona rendita di posizione negli incarichi nazionali.

E così, ancora, sono venute nel partito, da pochissimo tempo, autentiche nullità politiche, che sono entrate da ospiti e si sono accomodate subito con i piedi sul tavolo.

Dunque, si sono visti organismi costituiti, non tenendo conto di meriti e militanza, ma di uno scoperto esercizio di correntismo, puro e semplice, aggravato da atteggiamenti di volgarità e presunzione da parte di molti dei nuovi arrivati. L’atteggiamento tenuto dalla segretaria eletta non era di chi aveva prevalso con poco più del 50 per cento, e aveva perduto nel voto di partito, e poi alle primarie in quasi tutto il Sud, ma di chi aveva guidato lo sbarco in Normandia!

A questo atteggiamento di sostanziale e immotivata arroganza, faceva da contraltare un atteggiamento, per me incomprensibile e flebile, di chi era risultato perdente. L’alternativa che si poneva, a fronte dell’evidente rifiuto – pur con quei numeri! – di una gestione unitaria del partito, non era quella di sabotare, puntare al peggio, aspettare sulla sponda del fiume ecc. L’alternativa era una collocazione limpida, dignitosa e rispettosa, nella minoranza; un orientamento a combattere, per far maturare una linea politica alternativa!

E così, si è determinata una sorta di palude nel partito, che rimaneva sostanzialmente immutato nelle sue logiche interne. Grande volgarità è stata espressa, in ambito campano, da allievi dell’onorevole Elly Schlein, che si sono distinti da subito per idiozia politica, e che si sono affrettati ad alimentare unicamente una campagna di aggressione nei miei confronti – mentre il governo Meloni stava lì indisturbato.

(E questo mi ha confermato nella convinzione, che ho maturato da lungo tempo, sulla assoluta necessità di aprire nella sede del Nazareno una sezione staccata di Psichiatria democratica).

Questa campagna è stata incoraggiata anche dall’onorevole Schlein, con qualche battuta sgarbata, e del tutto gratuita nei miei confronti, nel corso delle primarie. Si è aperto un dibattito lunare sul terzo mandato in Campania, a quasi tre anni dalla scadenza elettorale!

Le persone normali erano allibite (qualcuno mi guardava perfino con sollecitudine cristiana, essendo io portatore di un misero mandato e mezzo).

Si sono sollecitate vergognose campagne di stampa, con aggressioni mediatiche a puntate (cui hanno fatto seguito puntuali querele per diffamazione da parte mia, ovviamente)! Ci sono stati soggetti che, in questo modo, hanno dimostrato di avere tutte le caratteristiche necessarie per avere successo nel Pd: la nullità politica e la cafoneria mista a presunzione.

Uno dei nuovi statisti messi al vertice del partito ha addirittura annunciato l’obiettivo di lanciare una “guerra civile” (nulla di meno!) contro De Luca, nel silenzio compiaciuto della segretaria.

(italiaoggi.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *