La sfrenata demagogia sui vitalizi: taglio retroattivo che viola diritti e Costituzione (ildubbio.news)

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I parlamentari attuali a 65 anni avranno 
diritto al vitalizio calcolato come la pensione 
con sistema retributivo, ma lo nascondono

Una riflessione serena sulla questione dei vitalizi degli ex parlamentari non serve per l’immediato, perché le emozioni irrazionali sono difficili e da superare, ma ha valore per il futuro perché gli storici che analizzeranno questo periodo scopriranno che gli episodi verificatisi intorno a questo “tremendo problema” segnano il punto più basso della inconsistenza culturale e della sfrenata demagogia dilagante.

Come è noto, il “tribunale“interno al Senato formato da tre senatori e due autorevoli esperti di diritto ha accolto i ricorsi degli ex senatori che avevano subito la decurtazione dei vitalizi stabiliti dall’Ufficio di Presidenza dichiarando la illegittimità e la incostituzionalità della delibera.

Tutti sanno che il taglio delle pensioni o dei vitalizi non può avere valore retroattivo perché le leggi non possono valere per il passato altrimenti nessun cittadino potrebbe avere la certezza del suo stato e programmare il suo futuro. Questo principio stabilito nella Costituzione e confermato dalla Corte Costituzionale è stato seguito sempre dal legislatore. La contestata delibera del Senato invece è stata fatta in dispregio della Costituzione, contro tutte le leggi che si sono succedute nel tempo.

Il costituzionalista Luca Castelli ha precisato che “la decisione del Senato fa riferimento alla sentenza della Consulta sui contributi di solidarietà, in cui gli interventi retroattivi per essere conformi alla Costituzione debbono avere una serie di paletti tra i quali la straordinarietà della misura e la proporzionalità … leggi tutto

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