L’Ue obbliga i Paesi mediterranei, e l’Italia in particolare, a vietare la pesca in tre importanti riserve ittiche nello Stretto di Sicilia istituite nel 2016 dalla Fao. L’Ong Oceana pubblica i nomi delle imbarcazioni sospettate di depredare le zone tutelate.
Il 10 luglio è entrato in vigore il regolamento Ue che vincola definitivamente gli Stati membri, e in particolare l’Italia, a chiudere tre zone di salvaguardia marina cruciali nel Mediterraneo, finora lasciate saccheggiare impunemente dai pescherecci col beneplacito della Commissione europea.
Il regolamento Ue, trasposto in Italia da un decreto del Ministero dell’Agricoltura con delega alla pesca pone termine, almeno sulla carta, alla decimazione di gamberi e merluzzi nelle aree di riproduzione dello Stretto di Sicilia ma, al tempo stesso, danneggia le comunità di pescatori del litorale meridionale dell’isola italiana che da quei fondali pescosi traggono guadagni … leggi tutto