No! Questo non è un brevetto del virus della Covid-19 (open.online)

di Juanne Pili

FACT-CHECKING

Il complotto del SARS-CoV-2 già noto prima del 2020 continua a venire divulgato usando ancora i brevetti a sproposito

Pensavamo di non rileggerli più.

Invece tornano anche le condivisioni Facebook riguardanti dei brevetti di vaccino, che dimostrerebbero l’esistenza di un complotto del Coronavirus segretamente noto fin dal 2018, ovvero due anni prima che si manifestasse il primo focolaio di Wuhan.

Di questi presunti complotti, basati sull’ignoranza dell’esistenza dei Coronavirus comuni umani e di quelli che possono colpire altri animali, avevamo già trattato in passato (per esempio qui qui). Più recentemente i teorici del virus ingegnerizzato si sono basati su brevetti di singole sequenze genetiche (potete approfondire qui qui), ignorando che in realtà possono manifestarsi casualmente in natura.

Analisi

I post che diffondono questa vecchia teoria del complotto del Coronavirus sembrano voler invitare i vaccinati a redimersi col seguente testo:

Il fantomatico complotto del Coronavirus

Diamo un’occhiata a questo ennesimo brevetto (US10130701B2, qui la versione in Pdf) che dovrebbe dimostrare il complotto del Coronavirus, creato in laboratorio prima che emergesse “ufficialmente” la Covid-19. Si tratta di un vaccino contro il Coronavirus della bronchite infettiva aviaria, come riportato nelle specifiche:

A61K39/215 – Coronaviridae, e.g. avian infectious bronchitis virus

Il codice usato per la classificazione A61K39/215 è piuttosto noto (qui qui). Ora ci tocca semplificare, perché il tema è piuttosto ampio, quanto spieghiamo serve solo per trasmettere un fatto: quando leggiamo «Coronavirus» non è detto che stiamo parlando di SARS-CoV-2. Non a caso il virus della Covid-19 è denominato anche «nuovo Coronavirus».

Come spiega il portale dell’Istituto superiore di sanità, Epicentro, i Coronavirus sono «un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate». Sono comuni in diverse specie animali, «come i cammelli e i pipistrelli». Esistono inoltre i Coronavirus comuni umani, responsabili del raffreddore: HCoV-OC43HCoV-HKU1HCoV-NL63 e HCoV-229E. Poi ci sono state le zoonosi più recenti e pericolose, come quando sono emerse le epidemie di Sars Mers.

Ma possono colpire anche gli animali da allevamento e per questo si brevettano da tempo dei vaccini, come nel caso in oggetto: il Virus della bronchite infettiva aviaria (IBV) «è un membro dell’Ordine Nidovirales, Famiglia Coronaviridae, Sottofamiglia Corona virinae e Genere Gammacoronavirus – spiegano gli autori del brevetto -; Coronavirus geneticamente molto simili causano malattie nei tacchini, nella faraona e nei fagiani».

Conclusioni

Abbiamo visto che nonostante siano passati tre anni dall’emergere della Covid-19, c’è ancora chi diffonde brevetti riguardanti dei Coronavirus comuni, confondendoli col SARS-CoV-2.

Eppure sarebbe bastato leggere giusto i primi riferimenti che saltavano all’occhio.

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