IL RAPPORTO
Dovrebbero essere l’altra faccia del pugno duro contro l’immigrazione illegale, ma sui rimpatri l’Europa fa ancora fatica a trasformare le promesse in azioni.
Con l’Italia che rimpatria non solo meno migranti in assoluto rispetto a grandi Paesi Ue come Germania, Francia e Spagna, ma anche rispetto alle piccole Cipro e Croazia. È quanto emerge dall’Atlante delle migrazioni 2023 presentato dalla Commissione europea.
Stando ai dati Eurostat relativi al 2022, nei 27 Stati dell’Unione europea sono state prese 431.195 decisioni di rimpatrio, ma solo una minima parte, il 17%, è stata seguita da un rimpatrio effettivo. L’Italia si piazza al di sotto delle media Ue: a fronte di 28.185 rimpatri ordinati, solo 2.790 sono stati realmente portati a termine. Un tasso di successo del 10%.
È vero che c’è chi fa peggio di noi (la Francia si ferma al 6%), ma gli altri grandi Paesi Ue fanno decisamente meglio: la Spagna arriva al 42%, la Polonia al 60%, la Germania al 18%. Non va meglio se si guarda ai dati assoluti: nel 2022, la Francia ha portato a termine 8.640 rimpatri (il dato più alto di tutti, anche se a fronte di ben 135.654 ordini).
La Svezia ha eseguito 8.615 rimpatri, la Germania 7.730, la Grecia 6.985. A seguire ci sono Austria, Polonia, Spagna, Cipro e Croazia. In decima piazza c’è l’Italia, seguita da vicino da Romania e Lituania, con un centinaio di rimpatri a testa rispetto a quelli eseguiti da Roma.
(Ansa)