Su richiesta del gruppo dei Socialisti e Democratici,
la Conferenza dei presidenti ha inserito il dibattito “sulla base del corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio”. Dura condanna anche dal leader dei Popolari, Manfred Weber: “In Europa non c’è posto per il saluto fascista”
La vergognosa scena di Acca Larenzia, con centinaia di nostalgici neofascisti che urlano “Presente” facendo il saluto romano, scavalca le frontiere nazionali e atterra alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo. Su richiesta del gruppo dei Socialisti e Democratici, il prossimo 16 gennaio si terrà il dibattito “Lotta contro la rinascita del neofascismo in Europa, anche sulla base del corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio”.
L’ha approvato oggi la Conferenza dei presidenti, l’organo composto dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e dai capigruppo delle diverse famiglie politiche. Contro il dibattito, durante il quale interverranno anche rappresentanti del Consiglio dell’Ue e della Commissione europea, solo il gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ecr), la casa politica di Giorgia Meloni.
Non solo gli S&d, anche la destra moderata ha condannato immediatamente le immagini della commemorazione dell’eccidio di Acca Larentia, in cui il 7 gennaio 1978 furono uccisi due giovani neofascisti, appartenenti al Fronte della Gioventù. Il leader del Partito Popolare europeo, Manfred Weber, ha commentato duramente: “In Europa non c’è posto per il saluto fascista“.
Nel frattempo, a Montecitorio il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, era chiamato a rispondere al question time sull’accaduto. “Lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi come quella di Acca Larenzia, che ha causato il vile assassinio di giovani vite e che rimane tuttora senza giustizia, è tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un’epoca condannata dalla storia“, ha dichiarato in aula.
Fa rumore però il silenzio della premier, Giorgia Meloni, che non ha ancora preso le distanze da quanto è successo a Roma. “Per essere credibile a Bruxelles non si può rimanere in silenzio come sta facendo la premier”, ha attaccato l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Tiziana Beghin.
Che ha poi rincarato la dose, lasciando immaginare il clima ostile verso il governo italiano che si potrà configurare al dibattito all’emiciclo di Strasburgo: “A tutti quelli che oggi si dichiarano scioccati ricordiamo che alla commemorazione di Acca Larentia nel 2008 c’era anche Giorgia Meloni”, all’epoca Ministra della Gioventù del governo Berlusconi.
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