l problema del contrasto all’evasione fiscale italiana è sempre stato politico, non tecnico. Ma l’evoluzione tecnologica consente già oggi il controllo puntuale del comportamento dei singoli contribuenti. Resta il rammarico per il tempo perso.
Una questione politica
Lo scetticismo sulla possibilità di ridurre in tempi brevi e in modo rilevante l’evasione fiscale in Italia è molto diffuso e radicato. Ma si tratta di un pregiudizio infondato, smentito tra l’altro da alcune esperienze di governo stranamente dimenticate. E in verità il problema non è mai stato tecnico, bensì politico: contrastare in modo esplicito un’evasione di massa come quella italiana può costare milioni di voti.
Alla base del pregiudizio si possono però individuare anche altre convinzioni consolidate, e in particolare che un sistema economico fragile come quello italiano, con le sue piccole e micro-imprese, non sarebbe in grado di sostenere i livelli di pressione fiscale necessari a finanziare un sistema di welfare moderno. E, quindi, l’evasione sarebbe un male inevitabile se non necessario. A ben vedere, si tratta della stessa convinzione che ha fatto sì che negli ultimi trent’anni il nostro paese accumulasse un debito pubblico stratosferico senza che si riuscisse, e in alcuni casi neanche si provasse, a sistemare i conti una volta per tutte … leggi tutto