di Annalisa Cangemi
Il ministro dell’Istruzione Valditara è consigliere scientifico del centro studi Machiavelli,
lo stesso che, con l’appoggio della Lega, ha organizzato un convegno contro l’aborto e contro la legge 194 alla Camera.
Ieri nella saletta stampa di Palazzo Montecitorio, alcuni studiosi hanno presentato la prima pubblicazione del centro studi politici e strategici Machiavelli, dal titolo ‘Biopoetica, breve critica filosofica all’aborto e all’eutanasia’. La saletta era stata prenotata da un parlamentare, il deputato leghista Simone Billi, eletto nella circoscrizione estera.
Billi non ha partecipato all’evento, perché si trovava Strasburgo. Trasferito in Svizzera dal 2021, Billi è originario di Firenze e conosce il centro studi Machiavelli, associazione di promozione sociale, fondata nel 2017 nel capoluogo toscano, “il cui scopo è promuovere i valori tradizionali e politiche ad essi ispirate: patriottismo, tradizione e libertà”, si legge sul sito.
Durante il convegno uno dei relatori, Marco Malaguti, ricercatore del centro Machiavelli, ha affermato che aborto ed eutanasia “afferiscono a quella che è una tematica di valore primario della nostra contemporaneità, il tramonto dei valori”. Nella pubblicazione che viene presentata si nega che l’aborto sia un diritto e lo si paragona in un passaggio a all’atto “di uccidere, di rubare, di ferire”.
In sintesi, secondo quando sostenuto da Malaguti e dall’altra relatrice, Maria Alessandra Varone, ricercatrice di Filosofia all’Università di Roma Tre, “l’aborto non è un diritto legalmente accettabile”. Perfino “nei casi più tragici, come quelli di stupro, non è mai giusto”.
Il ministro Valditara consigliere scientifico del centro Machiavelli
Scorrendo nel sito del centro studi Machiavelli, nella pagina che mostra la squadra che collabora con il centro, compare anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il titolare di Viale Trastevere figura come ‘consigliere scientifico’, con una breve biografia: “Ministro dell’Istruzione nel Governo Meloni. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Romano all’Università di Torino, ex Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Nello stesso elenco compare appunto la foto di Marco Malaguti, e sotto la didascalia: “Studioso di filosofia, articolista e blogger. Per il Machiavelli si occupa di istruzione, filosofia e politica mitteleuropea”.
Dopo il convegno Billi si è difeso
I due relatori Malaguti e Varone hanno chiesto inoltre che venga “riscritta” la legge 194 in senso “restrittivo”. “Il caso dello stupro è un finto dilemma morale, si tratta di un caso delicato, perché non c’e’ uno che perde e l’altro che guadagna: il feto perde e la madre guadagna, in termini puramente logici”, ha spiegato Maria Alessandra Varone, che ha curato la pubblicazione, insieme a Marco Malaguti.
“Nulla toglie che questo bambino venga poi dato in adozione, nulla toglie che questa madre possa portare avanti la sua vita con lui: questo non l’autorizza ad ucciderlo, perché di questo si tratta e bisogna aver il coraggio di usare le parole consone”, ha aggiunto Varone. Le affermazioni degli studiosi hanno scatenato oggi le proteste delle opposizioni, che accusano la Lega di posizioni “oscurantiste sull’aborto”.
Billi di è difeso, rispondendo che quelle espresse dagli studiosi del centro studi non sono in alcuno modo le sue posizioni né quelle del suo partito: “La Lega, da sempre, si è battuta per la libertà di espressione delle donne e quanto riportato è falso. Personalmente credo nella libertà di scelta e, soprattutto, le donne vittime di violenza non possono essere utilizzate e strumentalizzate. Ribadisco ancora una volta che le donne devono poter decidere autonomamente. Io non ero presente al convegno e, se fossi stato presente, avrei sicuramente portato avanti le mie tesi”, ha spiegato il parlamentare.
Il chiarimento del centro Machiavelli
Dopo le polemiche il centro Machiavelli ha preso le distanze da alcuni contenuti dell’evento alla Camera: “Come risulta inequivocabile dagli atti del convegno il presidente Scalea, a nome del Centro Machiavelli, ha immediatamente preso le distanze dalla posizione espressa dall’autrice del saggio presentato, Maria Alessandra Varone, nel corso di un dibattito improntato al libero confronto di idee. Pertanto, le posizioni in materia di aborto espresse dalla ricercatrice appartengono all’autrice stessa ed e’ privo di fondamento il riferirle al Centro Machiavelli”, si legge in una nota del centro studi.