di Alberto De Filippis & Michele Carlino
La crisi economica aggravata dalla pandemia registra il paradosso di governi liberali impegnati in politiche neo-keynesiane.
Come cambierà l’approccio economico nel dopo-covid? La spesa pubblica smetterà di essere vista come la “madre di tutti i problemi”? Lo abbiamo chiesto a Mario Monti, economista, poltico, in passato commissario europeo ed ex primo ministro in Italia.
“Si dovrà tornare a politiche più attente al budget senza l’esasperazione che c’era anni fa. Adesso la Commissione europea come sappiamo ha sospeso l’applicazione del patto di stabilità e di crescita, ma dovrà tornare a qualche tipo di regola di bilancio. Io penso che tornerà riformata, cioé con un maggiore ruolo per la spesa di investimento pubblico, quindi dobbiamo aspettarci in futuro che non sia permanente e definitivo un aumento della spesa pubblica e dei disavanzi come adesso è necessario a causa della pandemia.
Su quanta larghezza in futuro ci si potrà permettere nel medio-lungo periodo in Europa dipenderà moltissimo dal fatto se i paesi principali beneficiari di questi fondi, tra cui l’Italia, ne faranno un buon uso o no. È quindi essenziale anche per l’orientamento futuro delle politiche europee che l’Italia faccia un uso tempestivo ed efficace di questi nuovi fondi che verranno. Che siano sovvenzioni o prestiti. E non come ha fatto tante volte” … leggi tutto