Vi siete mai chiesti come sta nella sua cella del Cairo Patrick George Zaki, il ricercatore egiziano dell'università di Bologna in detenzione preventiva da oltre cinque mesi?
Un nuovo rapporto di Human Rights Watch (HRW) denuncia le disumane condizioni nelle carceri egiziane dove almeno 14 prigionieri sono morti di Covid-19 in 10 strutture. Nove di loro sono stati trasportati in ospedale ma troppo tardi, erano già in stato critico.
Settimana scorsa è stata la volta di Mohamed Mounir, giornalista stroncato dall’aggravarsi della patologia. Era uscito positivo al Covid dal penitenziario di Tora, lo stesso in cui è rinchiuso Zaki.
Qui, nelle sezioni Skorpion I e II, sono rinchiusi i prigionieri politici: è considerato il carcere di massima sicurezza in Egitto e già prima della pandemia le visite non venivano autorizzate per mesi.
Si stima che le prigioni egiziane contengano almeno il triplo dei detenuti che dovrebbero ospitare, nonostante le autorità abbiano scarcerato circa 13mila persone dal febbraio scorso. Tra i detenuti scarcerati c’è chi ha commesso omicidi ma non non figurano i dissidenti politici, scrive HRW.
L’agenzia AP specifica che i detenuti politici possono essere detenuti senza processo per anni sulla base di accuse vaghe.
Tre dei recenti morti di Covid-19 aspettavano il processo, erano cioè in detenzione preventiva come Patrick Zaki. Un detenuto a Tora ha detto che le misure di prevenzione anti-coronavirus sono semplicemente “decorative” … leggi tutto