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La parola «negra» non è un’offesa? (corriere.it)

di Dacia Maraini

Si definisce una persona per il mestiere che 
fa, per le cose che dice e da come agisce, 
soprattutto se si tratta di un politico. 

Chiedo scusa a nome dei tanti italiani che sono contro ogni discriminazione, un saluto solidale a Cécile Kyenge

Il tribunale di Macerata assolve il vicesindaco di Civitanova, Fausto Troiano dall’accusa di avere usato la parola «negra» nei confronti della ex deputata Cécile Kyenge. Secondo la difesa la definizione negra non sarebbe una offesa bensì una semplice constatazione.

Ma le parole sono pietre, come diceva Carlo Levi. Altrimenti non si spiegherebbe come mai in tutto il mondo al posto di negro oggi si usi la parola «di colore». Per la semplice ragione che la parola negro per secoli si è accompagnata a una idea di inferiorità sociale, accompagnata da disprezzo e disistima .

«Sporco negro» infatti è l’offesa più comune. Le parole hanno una storia, un corpo, una vita politica e culturale di cui non si può non tenere conto. Non a caso si è deciso, con l’avvento della democrazia , di sostituire, tanto per fare un esempio, la parola «serva» con collaboratrice domestica … leggi tutto

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