No vax: nuovo stop per le multe fino a fine anno, cancellarle costa oltre 150 milioni (ilsole24ore.com)

di Marzio Bartoloni

Il nuovo rinvio al 31 dicembre 2024 grazie a 
un emendamento al decreto milleproroghe

Niente multa da pagare per i no vax, almeno per tutto il 2024. Per circa 1,7 milioni di italiani che non hanno ottemperato all’obbligo vaccinale per il Covid in vigore da gennaio 2022 fino al 15 giugno dello stesso anno – in particolare over 50, sanitari (con l’obbligo per tutto il 2022), personale scolastico, forze dell’ordine ecc. – è in arrivo infatti una nuova sospensione: si tratta della terza in meno di due anni con l’ultima che scade al prossimo 30 giugno.

Ora è in arrivo la nuova proroga al 31 dicembre 2024 grazie a un emendamento al decreto milleproroghe al voto dalla prossima settimana

La nuova sospensione entra nel milleproroghe

La decisione di sospendere le multe in passato non ha mancato di scatenare polemiche con la maggioranza che l’aveva sdoganata come una “riappacificazione” con parte del Paese dopo la pandemia, ma anche con la tentazione di abolire del tutto la sanzione amministrativa. Il tentativo di cancellarla però non è riuscito in passato – in particolare nell’ultima manovra – anche perché il gettito delle multe vale oltre 150 milioni (100 euro la sanzione) e trovare la copertura per le mancate entrate finora non è stato possibile.

Da qui la nuova proroga del pagamento delle multe, i cui termini a questo punto scatteranno solo dal 1 gennaio 2025, prevista tra gli emendamenti “segnalati” dai gruppi – la modifica è a firma di Alberto Bagnai della Lega – al decreto milleproroghe che la prossima settima entra nel vivo dell’esame nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera: le votazioni che dovrebbero partire mercoledì prossimo con il testo in calendario in Aula il 12 febbraio.

Il rinvio a fine anno (l’ultima scadenza era il 30 giugno) dovrebbe servire proprio per trovare le risorse nella prossima manovra per cancellare del tutto la sanzione, ma il conto rischia di essere abbastanza salato. Finora sono state infatti circa 1,7 milioni le comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio inviate dall’Agenzia delle Entrate per il mancato obbligo vaccinale.

In questa platea già 750mila italiani hanno ricevuto la cartella per pagare con qualche migliaio di italiani che avrebbe già pagato e ora sta bussando alla porta del ministero della Salute (responsabile della procedura) chiedendo i soldi indietro. Senza contare anche i circa 1400 ricorsi al giudice di Pace sul quale lo stesso ministero ha deciso di non fare appello anche perché seguire tutti i procedimenti rischia di essere più oneroso che incassare i 100 euro.

La proroga serve dunque subito perché altrimenti l’avvio della procedura di recupero delle multe dovrebbe partire nelle prossime settimane in vista del termine attuale del 30 giugno.

Le altre modifiche: verso la scrematura in vista del voto

Ecco perché questo emendamento dovrebbe avere la priorità tra i 350 segnalati tra maggioranza e opposizione. Martedì sono previsti nuovi incontri con il governo, per tornare a fare il punto: l’obiettivo è scremare gli emendamenti.

Ancora da capire bene su quali modifiche al milleproroghe punterà il centrodestra con proposte che non è detto trovino il placet di tutta la maggioranza come quella di Forza Italia riguardante le agevolazioni per il rientro dei giocatori in Italia o la proroga della spending review per la società Ponte sullo Stretto al 2027 proposta dalla Lega.

Tra le proposte che hanno più chance di trovare un ok c’è quella bipartisan che prevede la proroga dell’Iva agevolata per gli enti del Terzo settore. Così come è scontato il via libera al rifinanziamento del fondo per i disturbi alimentari sul quale c’è un impegno del ministero.

Da capire anche il destino dell’emendamento a firma di Luciano Ciocchetti (Fdi) che prevede la possibilità per dirigenti medici e sanitari di restare in servizio fino a 72 anni con un ruolo di formazione e tutoraggio del personale più giovane. Ormai sicuro il via libera alla proroga dello scudo penale per i camici bianchi. Qualsiasi intesa dovrà comunque passare anche dal vaglio del Mef che ha più volte fatto intendere la necessità di portare avanti proposte non onerose.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *