di Mario Monti
È essenziale dimostrare che abbiamo la volontà e la capacità di realizzare seriamente ciò che giova alla nostra economia e che l’Europa ci chiede oggi di fare
L’accordo raggiunto a Bruxelles ha mostrato la capacità di decisione dell’Unione Europea benché le sue regole di governance, in particolare l’unanimità degli Stati membri per approvare il bilancio, sembrino costruite più per garantire i Paesi piccoli che per consentire la gestione rapida ed efficace di quella che altrimenti sarebbe una grande potenza globale.
Il fatto stesso che all’accordo si sia arrivati e che il suo contenuto sia di stampo marcatamente solidaristico dimostra l’inconsistenza di due pilastri del castello delle streghe descritto dai narratori sovranisti : il ruolo della Germania e le austere flagellazioni che essa predilige.
Senza la leadership della cancelliera Merkel e il ritrovato asse franco-tedesco — un diavolo bicefalo, per i sovranisti italiani — l’accordo non ci sarebbe proprio stato. E senza l’iniziativa e il denaro in particolare della Germania, non ci sarebbe stato il Recovery Fund, che non è tanto diverso dal sempre invocato Piano Marshall.
Già, il Piano Marshall. Perché ebbe grandi effetti positivi sulle economie europee ? … leggi tutto