Bologna 2021-26. “Làbas fuori dagli spazi”. Ma il Comune fa ricorso (ilrestodelcarlino.it)

I nuovi assegnatari: 

“Sentenza esecutiva, Palazzo d’Accursio deve ottemperare” La giunta invece si appella al Consiglio di Stato: “Chiederemo la sospensiva”.

Il Comune ricorrerà in appello alla sentenza del Tar sull’assegnazione degli spazi di vicolo Bolognetti, chiedendo allo stesso tempo la sospensione dell’esecuzione del provvedimento. “Siamo convinti di aver operato correttamente – spiega l’assessore Raffaele Laudani, incaricato dal sindaco Matteo Lepore di seguire la vicenda – e dopo una disamina della sentenza con i nostri legali abbiamo deciso di impugnare la decisione del Tar, confidando nel buon esito del giudizio di appello”.

Il Comune sottolinea che “la sentenza arriva a pochi mesi dalla naturale scadenza dell’attuale gestione degli spazi”, e un nuovo bando sarebbe in preparazione. Il ricorso, però, viene inoltrato al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva proprio per evitare di dover trovare un’alternativa in tempi brevi.

“Valutiamo positivamente le attività che sono state svolte in questi anni negli spazi di vicolo Bolognetti, perché hanno coinvolto migliaia di cittadini offrendo attività di utilità sociale e mutualistiche molto significative, ormai diventate patrimonio della città”. Insomma, la posizione politica del Comune è sempre chiarissima.

Ieri intanto, brandendo cartelli con scritto ‘Legalità’ in mano, i nuovi assegnatari di vicolo Bolognetti hanno chiesto un “rapido subentro negli spazi” al posto di Labas. Per Carlo Terrosi di Boart non ci sono ultimatum da dare perché la sentenza “è immediatamente esecutiva e obbliga il sindaco a ottemperare”.

In teoria “dovrebbero darci le chiavi stamattina”, ha rilevato Terrosi. “Non vogliamo negare il valore delle attività sociali che si sono svolte ma qui servirebbero, in una zona delicata, i servizi sociali del quartiere, quelli ufficiali, a cui invece son state chiuse le porte”. Le associazioni vincitrici del bando hanno già pronto il piano B se il Comune dovesse tentennare a lungo: la norma prevede che si possa tornare nuovamente al Tar per chiedere una “istanza di ottemperanza” e in caso di esito negativo si può chiedere la nomina di un commissario prefettizio.

“Aspetteremo il primo aprile. Se non succederà nulla, inoltreremo l’ottemperanza”. La relazione dei ricorrenti è avvenuta al primo piano di Vicolo Bolognetti, nell’anticamera di Sala Borsa Lab. Sotto, proprio all’ingresso, Làbas ha lasciato a tutto volume un totem video dal quale uscivano una serie di rivendicazioni. “Mi piacerebbe sentire qualcuno nel Pd che dicesse che è stato fatto un errore”, ha chiosato Terrosi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *