LA LEGA DEL BOUNTY
Ancora fughe di leghisti verso il movimento di Cateno De Luca. Adesso pure il sud si ammutina e guarda altrove. All’evento sovranista di sabato parla pure Giorgetti
Hanno la guerra in casa e inseguono chi la racconta. Mezza Lega si è ammutinata, i leghisti valdostani, escono, si federano con i messinesi di Cateno De Luca, e la Duma di Salvini, i consigliori, gli sa solo suggerire di aprire un campo per dissidenti, cronisti ostili e legni storti.
Al federale della Lega, convocato d’urgenza, Salvini ha detto che “da ora in avanti chi parla di cose interne sarà espulso”, che i congressi “si faranno in estate”, che vuole “squadra compatta”. Sabato, a Roma, all’evento punkofascio, parleranno i ministri della Lega compreso Giorgetti.
Luca Zaia ha risposto a Salvini che questi eventi “fanno perdere voti” e di non parlare di squadra, dato che, in Veneto, gli ultras del cattolicesimo “ci hanno mandato sotto”.
E’ il momento “Bounty”. Si ammutinano al nord, al sud, in Campania, Sicilia, perché, come nel film con Marlon Brando, una cosa sono i gradi, un’altra è la stima.
(italiaoggi.it)