Lo pensava il grande Stanislaw Jerzy Lec e sembra calzare a pennello per Vito Crimi, capo politico reggente dei 5 Stelle, appunto.
Perche’ tocchera’ proprio a lui trovare le mille spiegazioni per giustificare la ‘botta’ che prendera’ il Movimento alle prossime regionali del 20 e 21 settembre.
Ancora oggi Crimi ha tenuto a precisare, sottolineare, chiarire, che in Puglia il M5S non appoggera’ Michele Emiliano, presidente Dem uscente, sostenuto dalla bellezza di 14 liste, che coprono dalla destra alla sinistra. “Emiliano e’ avanti, ben piazzato – dice un Dem dei piani alti- mentre i ‘grillini’ a livello territoriale non si sa nemmeno se esistono piu’”.
Tolta la Liguria, dove alla fine l’alleanza tra Pd e M5S e’ stata trovata, nelle altre regioni “adesso sara’ lotta dura. Noi ci abbiamo provato fino all’ultimo – spiega un Dem di governo – questi proprio non ci arrivano, non sanno nemmeno loro chi e’ che decide.
Troveranno pane per i loro denti, siamo certi che anche il loro elettorato come gia’ successo in Emilia-Romagna non seguira’ queste indicazioni, che alla fine favoriscono soltanto la destra”.
Insomma, insistono piu’ voci Dem, “noi dopo la vittoria in Europa sui 209 miliardi siamo piu’ forti, il vento e’ cambiato anche a livello territoriale. Nelle Marche, dove fino a qualche giorno fa era avanti il candidato nostalgico della marcia su Roma adesso siamo alla pari … leggi tutto