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La proposta di ristrutturazione del debito di 53,5 dollari per ogni 100 di valore nominale dei bond in scadenza è "il massimo e ultimo sforzo che il Paese può sostenere".
Il termine per il negoziato è il 28 agosto
Ultimo accorato appello dell’Argentina ai suoi creditori esteri: la sua proposta di ristrutturazione del debito rappresenta l'”offerta finale” e “il massimo e ultimo sforzo che il Paese può sostenere”. Per questo motivo, il ministero dell’Economia invita i suoi creditori ad accettare, spiegando che il paese confida nel fatto che lo faranno. Avviato in aprile, il negoziato del governo argentino con i suoi creditori è stato più volte prorogato ed il suo termine è ora fissato al 28 agosto prossima.
L’ultima offerta governativa consentiva di recuperare mediamente con nuovi titoli 53,5 dollari per ogni 100 di valore nominale dei bond del debito in scadenza. Ma l’offerta non è piaciuta ai tre principali gruppi di creditori, l’argentino Exchange Bondholders, anche a nome del Gruppo Ad Hoc e del Comitato dei creditori argentini (ACC), la cui risposta non si è fatta attendere: hanno riferito di lavorare “per conto di tutti gli obbligazionisti” negando di cercare uno status “qualificato” rispetto al resto dei creditori nelle trattative.
Nel comunicato, il ministero dell’economia ha fatto sapere che “alcune delle richieste dei creditori comprometterebbero la probabilità di una ripresa economica a breve termine, ipotecando le prospettive delle generazioni argentine presenti e future”.
Implicitamente rivolgendosi ai tre principali gruppi di creditori, il ministero ha fatto osservare che “una ristrutturazione del debito miope nei suoi obiettivi non va a beneficio di nessuno, nè del debitore nè dei creditori” … leggi tutto