In Germania i neonazisti arrivano in tv (corriere.it)

di Mara Gergolet

E il «Reichskanzler» è andato alla fine in tv.

Nel primo duello mai fatto sulle reti tedesche (ieri sera sulla «Welt tv») il leader della Cdu in Turingia, Mario Voigt, ha apostrofato così il suo avversario Björn Höcke dell’Afd: «Cancelliere del Reich». E si è ritrovato questa risposta: «Adesso lei si comporta come un populista radicale».

Così nello studio della Axel Springer è caduto l’ultimo tabù. Un confronto tra un politico «tradizionale» e un estremista Afd. Di più, con un rappresentante della sua dell’ala più radicale, apertamente neonazista. Höcke, che auspica la remigrazione e che ieri ha proposto un’iniziativa per riportare «i tedeschi in patria» è sotto osservazione dei servizi interni per le idee che violerebbero la costituzione, tanto sono razziste.

Eppure Höcke, ex professore di liceo, non è un politico da prendere sotto gamba. In Turingia, dove si voterà il 1° settembre, è ampiamente in testa nei sondaggi. Di più, nel suo Land qualsiasi coalizione tra i partiti classici pare impossibile. La Cdu di Voigt (al 19%) insieme alla Spd e ai verdi supera di poco la soglia del 30 per cento. Al contrario, se l’Afd avesse il sostegno di Sahra Wagenknecht (17%) potrebbe governare.

Ma la nuova Regina della sinistra, populista e poco incline ai compromessi con i partiti tradizionali, ha escluso anche alleanze con l’Afd. Che succederà in Turingia, chi ne prenderà la guida? Ieri intanto c’è stata la rottura del fronte comune.

Contro i consigli di tutti, e dopo due mesi di dibattito nazionale, Voigt ha accettato il duello fatale. Diranno i sondaggi se l’azzardo ha premiato. Gli avversari politici hanno stigmatizzato l’iniziativa, sostenendo che alle idee razziste va rifiutato ogni palco.

La Spd ha consigliato ai tedeschi di guardare Netflix. Una volta ragionava così anche la Cdu. La massima di Angela Merkel era: mai parlare con la destra Afd. Come tanti lasciti della cancelliera, anche questo è stato disatteso.

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