Composizione attuale e variazioni rispetto al passato
Alla fine di maggio i cittadini europei si sono recati alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo. Si tratta della nona elezione europea, che si svolge ogni 5 anni a partire dal 1979. Gli occhi dell’Europa e del mondo sono stati puntati su queste elezioni più che in passato. Si pensava infatti che i partiti sovranisti ed euroscettici che hanno sempre più successo in Europa ribaltassero la maggioranza in Parlamento. Ciò non è avvenuto ma i partiti tradizionali che solitamente detenevano la maggioranza autonomamente, ovvero popolari e socialisti, dovranno stringere alleanze con altri gruppi.
Ora che il Parlamento è stato eletto, l’attenzione è stata spostata sulle trattative per la nomina del presidente della commissione europea. Inizialmente si credeva che sarebbe stato un passaggio semplice, ma i veti incrociati hanno posto fine al metodo degli Spitzenkandidat, per cui il candidato a ricoprire carica viene indicato dal partito che ha maggiore successo alle elezioni per il Parlamento.
Poiché è stato abbandonato il metodo dei “candidati capilista” per la scelta del candidato alla presidenza della commissione europea le trattative sono ancora aperte.