di Federica Parbuoni
“Cari amici ritengo doveroso pubblicare qui di seguito l’audio che nella serata di ieri ho inviato a un cronista del Fatto Quotidiano.
Mi serve per dimostrare (se ce ne fosse bisogno) la disonestà intellettuale di questo giornale“. A scriverlo su Facebook è stato Roberto Giachetti, costretto a fare una “operazione verità” dopo che, nonostante la sua netta smentita, il giornale diretto da Marco Travaglio aveva attribuito anche a Carolina Varchi di FdI l’emendamento che prevede un aumento di 15 giorni ogni sei mesi dello sconto di pena per i detenuti.
Giachetti denuncia “la scorrettezza e disonestà intellettuale” del Fatto Quotidiano
“La scorrettezza e disonestà intellettuale la potrete verificare confrontando la domanda che il giornalista mi ha fatto su whatsapp (pubblico screenshot all’inizio del video), la mia risposta, che potete ascoltare nell’audio, e quello che il giornale scrive questa mattina”, ha chiarito l’esponente di Italia Viva.
“Alla domanda se il mio emendamento era concordato con il relatore di maggioranza la mia risposta è: No l’emendamento è mio. La Varchi non c’entra nulla”, ha proseguito Giachetti, anticipando il contenuto del vocale whatsapp pubblicato sulla sua pagina. Senonché nell’articolo intitolato Indulto, norma destra-Renzi: otto mesi di sconto immediato, “i giornalisti che firmano il pezzo (compreso quello con cui ho parlato) scrivono: l’emendamento concordato con la maggioranza”.
“Mentono sapendo di mentire”: l’audio che smaschera il giornale
Dove voglia andare a parare il Fatto è abbastanza chiaro, dall’idea dell’inciucio a quella della destra “legge e ordine” che poi però fa scarcerare in anticipo i detenuti. Ugualmente per Giachetti è chiaro che da quelle parti “mentono sapendo di mentire”.
“E lo fanno con intenzione perché le mie parole, le potete sentire mille volte, non sono equivocabili”, ha aggiunto il deputato renziano, spiegando che “non sono stupito, per questo giornale è una sorta di linea editoriale. Ma il fatto di farlo con dolo è una cosa che non ha bisogno di commenti”.
“È chiaro che da oggi i giornalisti del Fatto Quotidiano possono serenamente cancellare il mio numero di telefono. Apparteniamo proprio a mondi diversi in termini di stile, di rispetto e di lealtà”, ha concluso Giachetti, ricordando che quello di oggi non è un caso isolato: “Sono anni che non parlo più con il Fatto Quotidiano, dopo un’altra schifezza che mi fece in campagna elettorale quando mi candidai a Sindaco di Roma”.