“Era un conto non operativo”, ha detto il governatore Attilio Fontana a Repubblica.
Ma i documenti smentiscono la sua versione sui conti all’estero intestati alla madre a partire dal 1997 e ai quali il governatore aveva accesso.
- I flussi finanziari dimostrano che il secondo conto estero, del quale Fontana era erede beneficiario, era molto attivo. Nel 2009 la madre di Fontana aveva 87 anni e sul deposito c’erano 4.565.839 milioni di euro, cinque anni dopo il conto era più ricco di quasi 200 mila euro.
- Fontana sapeva di queste movimentazioni sul conto estero in anni recenti? Il governatore non ha risposto neanche questa volta alle nostre domande.“I miei hanno sempre pagato le tasse, mio padre era dipendente della mutua, mia madre una super fifona, figurarsi evadere. Non so davvero dirle perché portassero fuori i loro risparmi. Comunque era un conto non operativo da decine di anni. Penso almeno dalla metà degli anni Ottanta”. Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha risposto così a Repubblica in una lunga intervista pubblicata oggi.
La versione del governatore lombardo, tuttavia, è contraddetta dai documenti bancari allegati al fascicolo della voluntary disclosure, lo scudo fiscale per il rientro dei capitali all’estero.
I documenti rivelano che nel 1997 la madre del governatore, Maria Giovanna Brunella, ha aperto il primo conto estero numero 247-683404 e ha affidato al figlio la procura, cioè la delega a operare su quel deposito.
La data è importante: nel 1997 il leghista era da due anni sindaco di Induno Olona, la madre una dentista di 74 anni. Perché, quindi, Fontana ha detto a Repubblica che il conto nei paradisi fiscali dei suoi genitori non era operativo almeno dalla metà degli anni Ottanta se nei documenti ufficiali risulta l’apertura del conto alle soglie del terzo millennio? Soltanto il presidente Fontana potrebbe spiegare questa contraddizione. Ma alle nostre domande inviate tramite l’ufficio stampa non ha risposto.
C’è di più. Nel 2005 il patrimonio presente sul conto aperto otto anni prima, è stato trasferito in un secondo deposito collegato al trust Montmellon valley, con sede a Nassau, la capitale delle Bahamas. Di questo nuovo conto intestato sempre alla madre, Fontana era indicato come erede beneficiario. L’analisi dei flussi finanziari trasferiti da un conto estero all’altro dimostra il contrario di quello che ha dichiarato Fontana a Repubblica: “Non era operativo da almeno gli anni Ottanta” …leggi tutto