di Aldo Grasso
Padiglione Italia
Un tempo si diceva «nessuna nuova, buona nuova». Ma oggi, specie in politica, non è più così: ogni giorno c’è bisogno di una notizia qualunque per non spingere i media e l’opinione pubblica a pause di riflessione.
In «The West Wing», una serie che dovrebbe essere adottata come testo in tutte le facoltà di Scienze Politiche, l’addetta stampa della Casa Bianca C.J. si rivolge al vice capo dello staff del Presidente per ricordargli che «No news, is very, very bad news» (dodicesima puntata quinta stagione).
Per stornare l’attenzione, il caso del redditometro è esemplare. Prima il viceministro Maurizio Leo pubblica in Gazzetta Ufficiale un decreto ministeriale. Poi interviene la premier Giorgia Meloni per sospenderlo, sostenendo di essere «sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune».
Da Trento, il sottosegretario Federico Freni, leghista, garantisce che nessun Grande Fratello metterà mai le mani in tasca (agli evasori?). Un redditometro alla vigilia delle elezioni? Maurizio Lupi spiega che «a volte oltre alla sostanza va prestata attenzione anche alla forma».
In effetti, c’è una confusione formale e ce n’è una sostanziale. C.J. si chiede se esista una metafora sportiva per descrivere questa strategia di comunicazione.
Noi ce l’abbiamo, è dell’ex allenatore Eugenio Fascetti e si chiama «casino organizzato».