di Mattia Feltri
Buongiorno (12/06/2024)
“…Toti è ai domiciliari poiché esistono esigenze cautelari, una meno e una più pressante: la prima è evitare che inquini le prove in combutta col (presunto) compare, l’imprenditore Aldo Spinelli; la seconda evitare che ripeta il reato di cui lo si accusa: fare pastrocchi in cambio di soldi per pagarsi la campagna elettorale.
Sbaglierò senz’altro, ma le cose non mi tornavano prima e tantomeno mi tornano oggi. Anzitutto, come farebbe Toti a inquinare le prove in combutta col compare, se anche il compare è ai domiciliari? Uno o l’altro dovrebbe uscire, e invece non esce nessuno. Ma la seconda cosa che non torna è ancora più curiosa. Una volta indagato, e ampiamente sputtanato, non si capisce come Toti avrebbe continuato i traffici, a meno di ritenerlo un perfetto idiota…
…Però adesso le elezioni sono passate e le prossime, le regionali, arrivano nell’autunno 2025, peraltro a lui precluse avendo già coperto due mandati. Toti quale campagna elettorale potrebbe pagarsi col crimine? Quella conclusa o la successiva a cui non parteciperà?
Bella domanda. Pensiamoci su, intanto che un presidente eletto e innocente fino a prova contraria aspetta la risposta. C’è tutto il tempo.”