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L’ultimo libro di Christian Raimo, “Contro l’identità italiana” (Einaudi), ricostruisce la genealogia dell’attuale ondata di nazionalismo a partire dagli anni ’90, tra le velleità patriottiche di Ciampi e le tensioni secessioniste della Lega. La costruzione fittizia di un “popolo italiano” è divenuta negli ultimi anni un vero e proprio modo di gestione della crisi economica e sociale, che si palesa nella guerra contro poveri, migranti e donne
La sera dell’11 luglio 1982, a Madrid, si gioca Italia-Germania, finale dei Mondiali di calcio. In tutto il paese, un tripudio di bandiere e striscioni sta accompagnando l’impresa sportiva di Bearzot. Le squadre sono schierate a metà campo in attesa dei rispettivi inni nazionali. Partono le note di Mameli, i giocatori restano concentrati e in silenzio. A nessuno viene in mente di cantare quelle liriche retoriche e un po’ sgangherate, che invitano a stringersi a coorte mentre si è pronti alla morte. Ventiquattro anni dopo, il 9 luglio 2006, è tutta un’altra storia: allo stadio di Berlino, prima della finale Italia-Francia, la squadra azzurra è irreggimentata in mezzo al campo, stretta come un sol uomo mentre canta con trasporto ogni singola parola dell’inno. L’Italia chiamò … leggi tutto