La prevalenza dell’ottuso (corriere.it)

di Massimo Gramellini

Il caffè

Non me ne vogliano i diretti interessati, ma la vicenda di Rainews che ignora le elezioni francesi perché le ha vinte la sinistra mi ha riportato alla mente una scena raccontata da Montanelli.

Avendo appreso della nomina di Achille Starace a segretario del partito fascista, il gerarca Leandro Arpinati, amico personale del Duce, si precipita a Palazzo Venezia: «Benito, perché Starace? Lo sai che è un cretino!» E Mussolini: «Sì, ma un cretino obbediente».

A quel punto Montanelli ricordava come sia proprio circondandosi di «cretini obbedienti» che si finisce a piazzale Loreto. Ora, prima che si scateni la canea destra-sinistra, rilevo che episodi simili sono sempre accaduti alla corte di qualsiasi potente, da Napoleone a Stalin, e anche nelle democrazie come la nostra.

Potremmo chiamarla la prevalenza dell’ottuso (non del cretino: non mi permetterei mai). Se sei serio, dai tutte le notizie. Se sei furbo, quelle scomode le dai lo stesso, ma con taglio critico: enfatizzando l’antisemitismo del leader della sinistra francese Mélenchon o le difficoltà della variopinta maggioranza anti-lepenista nel formare un governo.

Se invece sei ottuso, le nascondi per puro automatismo d’obbedienza, senza neanche renderti conto che la tua capa, Giorgia Meloni, trarrà vantaggi politici enormi dalla sconfitta di Marine Le Pen.

Cambiano i colori dei governi, ma immutabile rimane la sfumatura di grigio degli ottusi, mastice e zavorra di ogni potere, che adora circondarsene mentre dovrebbe considerarli i suoi peggiori nemici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *