Il No al referendum è un #NoAlPopulismo, non mancate! (linkiesta.it)

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Lasciate stare le ragioni tecniche e 
costituzionali, pur giuste e importanti, 
che spiegano perché la porcata antiparlamentare 
di Di Maio e associati è da bocciare. 

Fermare il taglio dei parlamentari è una battaglia civile e morale, politica e culturale, contro i demagoghi di governo e i sovranisti d’opposizione

Le ragioni tecniche sull’inutilità della riduzione del numero dei parlamentari su cui si voterà il 20 e il 21 settembre le trovate in numerosi articoli su Linkiesta, e quasi mai altrove, ma la questione principale per votare No al quesito costituzionale di Di Maio non è che il risparmio annuale sarebbe soltanto dello 0.007 per cento del bilancio statale né che i lavori delle due camere andrebbero in tilt, tantomeno quella bizzarra del Pd secondo cui il taglio dei deputati e dei senatori è un pericolo per la democrazia ma se si cambia anche la legge elettorale allora va benissimo. 

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