di Cristiano Tassinari & AP
Sabato scorso,il Brasile ha superato la triste soglia dei 100mila morti per Covid-19, cinque mesi dopo l'emergere del primo caso.
Il Paese però non dà segni di essere in grado di frenare l’epidemia dilagante.
La nazione, che conta 210 milioni di persone, ha riportato una media di oltre 1.000 morti giornaliere dalla fine di maggio in avanti. Mille palloncini rossi – molti dei quali fissati su croci nere – hanno colorato il cielo sulla famosa spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, in ricordo delle vittime del nuovo coronavirus.
L’ONG “Rio da Paz”, che ha organizzato l’evento, si domanda: perchè siamo il secondo paese al mondo per numero di morti? “È molto triste. Quei 100mila rappresentano famiglie, amici, genitori, figli”, ha detto Márcio Antônio do Nascimento Silva, un tassista di 56 anni che ha perso i suoi figli nella pandemia e si è unito al tributo sulla spiaggia di Copacabana.
“Oggi è la Festa del Papà e mio figlio non c’è più”
Il figlio 25enne di Márcio Antônio do Nascimento Silva è morto di Covid-19. Lui ha litigato con i passanti che si sono opposti alla protesta in spiaggia. “Questo è un atto di cittadinanza”, spiega. “Mi fa male essere qui, perchè oggi è la Festa del Papà e mio figlio non è con me, ma spiritualmente c’e. E mi fa molto male vedere la gente che passa e dice che è tutta una bugia, che questa è fake news, che diffondo solo terrore” … leggi tutto