"Pecore, controllate dall'estero".
Così il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, appena rieletto per la sesta volta al timone dell’ex repubblica sovietica, ha definito i manifestanti scesi in piazza a migliaia per dire no ad un altro mandato dell'”ultimo dittatore d’Europa”.
La sua principale rivale Svetlana Tikhanovskaya, che ha ottenuto meno del 10% delle preferenze, ha deciso di riparare in Lituania, dove ora è al sicuro.
I numeri raccolti dai gruppi di monitoraggio indipendenti dipingono un quadro molto diverso rispetto alle cifre ufficiali.
Il progetto Honest Elections ha ottenuto le foto dei protocolli finali da 126 seggi: Tikhanovskaya è la vincitrice in 85 di questi.
Come ha affermato il coordinatore del gruppo, Uladzimir Stashkevich, la candidata dell’opposizione ha ottenuto più del 90% dei voti in alcune circoscrizioni.
La raccolta di dati dai seggi elettorali si è rivelata un compito particolarmente difficile dato che per il secondo giorno di fila, Internet praticamente non funziona in Bielorussia. “C’è un blocco dell’informazione nel paese, devi chiamare gli osservatori manualmente”, dice Stashkevich a _Euronews. _
Ma le autorità respingono ogni accusa e affermano che Internet è stato tagliato dall’estero. “Qualcuno ha voglia di scendere in strada. Dall’estero, si spegne Internet per creare malcontento tra la popolazione. Ora i nostri esperti stanno cercando di capire da dove viene questo blocco. Se Internet non funziona bene, non si tratta di una nostra iniziativa”, ha detto Alexander Lukashenko … leggi tutto