La strage continua: detenuto si suicida nel carcere di Biella. È il 64esimo dall’inizio dell’anno (ildubbio.news)

Tragedia in Piemonte

Il recluso, come spiega Gennarino De Fazio 
(UilPa Polizia Penitenziaria) si è impiccato 
nella sua cella

Il 64esimo detenuto dall’inizio dell’anno si è impiccato ieri sera presso la Casa Circondariale di Biella, rendendo sempre più drammatica la situazione nelle carceri italiane.

Si tratta di un recluso di 55 anni, originario dell’Albania. Il segretario generale della UilPa Polizia PenitenziariaGennarino De Fazio, ha dato notizia dell’evento, sottolineando che si aggiungono anche i suicidi di sette appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria.

«Nella sostanziale indifferenza del Governo, non si ferma la carneficina nelle carceri del Paese e siamo a un numero di morti assurdo, mai visto in precedenza», ha dichiarato De Fazio.

Sovraffollamento carceri e aggressioni

Intanto, le rivolte nel carcere minorile Beccaria, la devastazione dietro le sbarre a Torino, e le tensioni legate al sovraffollamento non risparmiano nessuna struttura detentiva. Negli ultimi anni, il numero di proteste e aggressioni alla polizia penitenziaria è esploso.

L’ultima audizione al Senato del garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale evidenzia un aumento drastico degli eventi critici: dai 63.897 del 2016 ai 153.145 del 2023. Il 2024 rischia di essere un anno record in termini di tragedie.

(La detenzione domiciliare allargata come antidoto al sovraffollamento penitenziario

Aggressioni, gesti autolesivi, manifestazioni di protesta collettiva e individuale hanno registrato un forte aumento. Nel 2016, questi eventi erano 26.329, mentre nel 2023 sono saliti a 36.729. L’ultima rilevazione, al 31 luglio 2024, mostra dati allarmanti: 163 rifiuti di rientrare nelle celle, 12.680 inosservanze agli obblighi, e 1.058 intimidazioni o sopraffazioni di compagni.

Le manifestazioni di protesta collettiva includono 14 scioperi della fame o della sete e 4.567 iniziative individuali. Inoltre, si contano nove astensioni dal lavoro o da attività ricreative e 388 proteste rumorose nelle celle.

I suicidi, secondo i dati del Garante, hanno già superato quelli dell’intero 2023, con 58 casi rispetto ai 40 dello scorso anno. Anche i tentativi di suicidio sono aumentati, con 1.211 episodi contro i 1.118 del 2023.

Il numero di aggressioni al personale penitenziario è cresciuto significativamente: nei primi sette mesi del 2024, si contano 1.194 aggressioni agli agenti della Polizia penitenziaria rispetto ai 978 dell’intero 2023. Anche il personale amministrativo ha subito un aumento delle aggressioni, con 56 casi rispetto ai 37 dello scorso anno.

L’analisi evidenzia che l’aumento del sovraffollamento si associa a un incremento degli eventi critici, come atti di aggressione, autolesionismo, suicidi e tentativi di suicidio. Oggi, i detenuti sono 61.140, mentre la disponibilità di posti è di 46.982, con un indice di sovraffollamento del 130,06% a livello nazionale.

Il carcere di San Vittore detiene il triste primato con un indice di sovraffollamento del 231,15%.

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