“Non corteggiate le donne e vestitevi in modo sobrio”: l’assurdo vademecum per la polizia in Albania (fanpage.it)

di Annalisa Cangemi

Ignoranza e razzismo

Uno insolito vademecum è stato inviato agli agenti della polizia penitenziaria in partenza per Gjader, in Albania, dove gestiranno un istituto penitenziario destinato ospitare i migranti.

Tra le raccomandazioni del documento uno dei punti è “Evitare di corteggiare le donne albanesi”.

“Evitare di corteggiare le donne albanesi nei vari contesti e in maniera estemporanea. Si tratta di una società più conservatrice, specialmente al nord del paese. L’uomo che sa o vede la propria donna corteggiata da un altro uomo può reagire in malo modo”.

È uno dei quattordici punti del vademecum consegnato ai 45 uomini della polizia penitenziaria prima di partire per Gjader, in Albania, per gestire un istituto penitenziario destinato ospitare un massimo di 20 migranti che dovessero rendersi responsabili di reati durante la permanenza nelle strutture dallo Stato italiano in quel territorio.

Oltre alla Polizia penitenziaria, è previsto l’impiego di un dirigente penitenziario con le funzioni di direttore e di appartenenti alle funzioni centrali. Nel vademecum – che è stato visionato da LaPresse – si spiega come gli albanesi siano “un popolo pudico, quindi nudità o vestiario poco sobrio in pubblico non sono graditi”. Si aggiunge che “gli albanesi non amano essere sottovalutati nel senso mai presentarsi con un approccio di superiorità”.

“La consumazione del caffè non è al bancone, ma la solo seduti: questa è una tradizione assoluta a cui attenersi”, si legge ancora nel vademecum. “Nei ristoranti attenersi a quanto previsto dal menù: richieste di cambi nella formazione del menù non sono graditi ed ingenerano errori e fraintendimenti” e ancora “le pietanze albanesi sono molto speziate”.

Viene anche raccomandato di “portare prodotti repellenti” perché “la zona di Gjader è fortemente infestata da insetti e zanzare” e si ricorda di “prestare attenzione a come si parla..l’italiano lo conoscono bene quasi tutti gli albanesi”.

“Credevamo fosse una fake news, poi abbiamo appreso che in effetti quel vademecum è stato realmente stilato e distribuito. Non crediamo si sia volutamente essere sessisti, intolleranti o, diciamo, ‘anti-etnici’.

Probabilmente si tratta dell’opera di un qualche funzionario troppo zelante, ma quel che sorprende è che tutto ciò possa essere gestito – come sembra evidente – in maniera estemporanea e senza il vaglio preventivo dei vertici del DAP, se non vi è stato”, ha commentato a LaPresse il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio.

“Se accadono cose di tal genere prima che la missione abbia inizio, non osiamo immaginare ciò che, a queste condizioni, potrebbe succedere in almeno 5 anni di servizio operativo. Atteso che si disquisisce anche di religione, non rimane che appellarsi a una qualche divinità”, ha sottolineato De Fazio.

L’apertura delle tre strutture per migranti in Albania, secondo quanto scrive la Repubblica, che era prevista per il 1 agosto, è stata rinviata ancora. Il primo collaudo del Genio militare, per aprire solo una parte del centro di detenzione di Gjader, è atteso per il 20 di agosto, mentre il secondo, che dovrebbe dare l’ok alla consegna definitiva al Viminale, sarà l’1 settembre.

L’apertura dei centri per migranti in Albania era inizialmente stata fissata per il 20 maggio, poco prima delle elezioni europee, ma era stata rimandata per problemi logistici e organizzativi.

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