di Roberto Giardina
In tedesco non c’è la parola inciucio, si usa fauler Kompromiss, un compromesso marcio. A livello locale i due partiti vanno d’accordo su tutto
Creiamo un Brandmauer, un muro, una barriera antincendio, per isolare l’Afd, il partito dell’estrema destra, aveva proclamato Friedrich Merz, il leader dei cristianodemocratici, e probabile futuro Cancelliere. Chiunque collabori con gli estremisti verrà espulso. Ma è il muro a cadere a pezzi, è in rovina, scrive Der Spiegel. A livello locale, nelle regioni, nei municipi, si lavora insieme, e da tempo.
Le parole sono importanti. In tedesco è impossibile tradurre inciucio, vizio politico che sarebbe sconosciuto in Germania, Per spiegare quel che avviene in Italia, si usa fauler Kompromiss, un compromesso marcio, tradotto letteralmente. Ma ora che cominciano a cadere in tentazione anche i politici tedeschi, si parla di pragmatismo imposto dalle circostanze. Il traduttore non è mai neutrale e fedele, a ogni livello.
Nel calcio, gli italiani erano maestri nella tattica sleale del catenaccio. Quando giocò in difesa anche la nazionale tedesca, la popolare Bild Zeitung elogiò l´antica arte della difesa prussiana.
Il duello elettorale a Dresda in Sassonia
Venerdì, l’Ard, il primo canale pubblico, ha dedicato molti minuti del Tagesschau, il telegiornale delle 20, il più seguito, al duello elettorale a Dresda, in Sassonia dove si vota il primo settembre, tra Michael Kretschmer, 49 anni, leader della Cdu, e Jörg Urban, 60 anni, leader dell’Afd.
Sono entrambi nati nella regione. Primo l’uno e poi l’altro hanno pronunciato un discorso molto simile: basta con le armi all´Ucraina, invece di sprecare miliardi per il riarmo bisogna investire sulla sanità, Friede über alles, la pace sopra tutto. Siamo in crisi dopo la rinuncia al gas di Putin? Torniamo all’energia nucleare. Basta con l’ideologia suicida dei verdi.
Vanno d´accordo su tutto, ma escludono di andare al governo insieme. Sarebbe un suicidio politico. Ma anche l’Spd e i liberali sono divisi sugli aiuti a Kiev. Solo i verdi, che erano pacifisti, oggi vogliono continuare il conflitto fino alla vittoria di Kiev, e la sperata caduta di Putin.
Kretschmer è l´attuale premier del Land, non vuole perdere il posto, e ignora gli ordini del suo capo Merz. Nell’ultimo sondaggio, grazie a lui, la Cdu in Sassonia è riuscita a riconquistare il primo posto con il 34 per cento, cinque punti in più, superando l´Afd che tuttavia sale di due punti, dal 29 al 31. Kretschmer si è attirato le critiche dei suoi compagni di partito a Berlino, ma sta vincendo. Verdi e socialdemocratici sono distaccati, appaiati al sei per cento, appena sopra il limite per entrare in Parlamento (il 5).
In crescita l’attenzione dei media
Quel che conta è il rilievo dato dal Tagesschau, fino a qualche settimana fa impossibile al confronto tra Kretschmer e Urban. E la conservatrice Frankfurter Allgemeine dedica un lungo reportage alla collaborazione locale tra politici cristianodemocratici con l’Afd.
Non tutti quelli che votano per il partito dell’estrema destra sono neonazi e razzisti, condannare gli elettori che votano per protesta è un boomerang.
Certamente, questi servizi – diciamo – più obiettivi, sono accompagnati da articoli che denunciano i leader dell´AfD che continuano a pronunciare discorsi inaccettabili, ripetendo slogan che ricordano quelli nazisti, come Bjorn Höcke, il capo dell´Alternative für Deutschland in Turingia, dove si vota come in Sassonia tra due settimane.
L’articolo della Frankfurter rompe un tabù e comincia a informare sulla realtà all´est. A Tüttleben, vicino a Gotha in Turingia, l’Afd loda e sostiene il sindaco della Cdu, Klaus Lewald, «una brava persona». Il paesino ha appena 752 abitanti. Qui, alle europee, l’Afd ha raggiunto il 43 per cento.
Lewald, 73 anni, dichiara: «Io sono stato eletto da tutti, e lavoriamo tutti insieme per il nostro paese». Alcune proposte dell’Afd sono ragionevoli, Il suo collaboratore Heinz Kurz, commenta: «Non importa da chi viene un´idea, perché dovremmo respingerla se è utile per la nostra comunità?». Miriam Kütter, dell’Afd, figlia di emigranti spagnoli, riconosce: «Una barriera antincendio a Tüttleben non esiste».
Sono sicuro che la stragrande maggioranza dei tedeschi ignori dove si trovi Tüttleben.
Ma la Frankfurter ritiene che sia interessante descrivere la vita nel paesino a pochi giorni dal voto. Tüttleben come Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone?