Oms: Ucraina, subiti 1.940 attacchi a strutture sanitarie (ladiscussione.com)

Forze Russe conquistano Zalisne. Negoziati sempre 
più lontani

Continua l’avanzata ucraina nel Kursk: “Priviamo il nemico delle capacità logistiche”.

Mosca conquista la città di Zalisne (Artyomov in russo), a 70Km da Pokrovsk, snodo strategico. Oms: “1940 attacchi a strutture sanitarie” dall’inizio della guerra. Mosca: “inopportuno” negoziare dopo incursione a Kursk.

Zelensky: stiamo raggiungendo gli obiettivi

“L’aviazione dell’aeronautica continua a privare il nemico delle capacità logistiche con attacchi aerei di precisione”, ha affermato il comandante dell’aeronautica ucraina Mykola Oleshchuk su Telegram, pubblicando un video aereo di un’esplosione che ha sventrato un ponte vicino alla città russa di Zvannoye. Si tratta di un ponte chiave nella regione di Kursk, distrutto nel tentativo di interrompere le rotte di rifornimento di Mosca: “Meno un altro ponte”, ha affermato Oleshchuk.

“Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi. Questa mattina abbiamo un altro rifornimento del ‘fondo di scambio’ (i prigionieri di guerra) per il nostro Paese”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ieri, ribadendo che l’obiettivo di Kiev di creare una “zona cuscinetto” in Russia.

Forze russe avanzano nel Donetsk

Mentre la controffensiva delle forze russe si dirige verso l’area del Donetsk, considerata uno snodo strategico, Serhii Dobriak, responsabile dell’amministrazione militare della cittàdi Pokrovsk ha dichiarato a Radio Free Europe/Radio Liberty rilanciate da Ukrinform che i civili dovranno evacuare la zona entro una o due settimane al massimo.

Due settimane per lasciare Pokrovsk

“Ad oggi, ha detto il responsabile, tutto a Pokrovsk funziona ancora”, ma “sappiamo che entro una settimana, queste operazioni si ridurranno gradualmente”. Secondo Dobriak, ogni giorno circa 500-600 persone lasciano la zona, mentre “4.788 bambini sono rimasti nella comunità”, aggiungendo di ritenere che “in settimana arriveremo a trasferimenti obbligati dei bambini”.

Le forze russe catturano Artyomov

Nel frattempo, secondo il ministero della Difesa di Mosca, le forze russe hanno preso il controllo della località di Zalisne (Artyomov, in russo), a meno di 70 chilometri da Pokrovsk,nella regione ucraina di Donetsk. “Unità del gruppo centro delle forze russe hanno liberato Artyomov, uno dei principali insediamenti nel distretto di Dzerzhinsk, nella repubblica di Donetsk”, ha scritto il ministero.

Kiev: Russia ricatta il mondo con centrale a Zaporizhzhia

“Da oltre due anni, gli occupanti russi controllano la più grande centrale nucleare in Europa. La presenza russa costituisce una minaccia fondamentale per la sicurezza rispetto alle radiazioni del nostro Paese, di tutta l’Europa e del mondo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X in cui accusa la Russia di “ricattare il mondo con la minaccia di una catastrofe nella centrale nucleare di Zaporizhzhia”.

Mosca: non parleremo con Kiev

“A questo punto, data questa impresa, non parleremo”, ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov in un’intervista al canale Telegram Shot citata dalle agenzie di stampa russe Tass e Interfax in seguito all’attacco ucraino nella regione del Kursk. Ushakov, sottolineando che le proposte di Putin “non sono state annullate, ma al momento il processo negoziale è del tutto inappropriato”.

Oms, 1.940 attacchi ad assistenza sanitaria da inizio guerra

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in occasione della Giornata umanitaria mondiale, che si è celebrata ieri ha dichiarato che l’86% di tutti gli attacchi della guerra in Ucraina che dura da oltre 2 anni e mezzo sono stati a strutture sanitarie, e in una parte significativa degli attacchi sono state impiegate armi pesanti. A partire da Dicembre 2023, inoltre, gli attacchi alle strutture sanitarie si sono intensificati, avvenendo quasi quotidianamente.

Secondo il rapporto sono stati registrati 1.940 attacchi a strutture di assistenza sanitaria in Ucraina, ovvero del numero più alto che l’Oms abbia mai registrato in un’emergenza umanitaria a livello globale fino ad oggi.
Dal febbraio 2022, in media, 200 ambulanze all’anno sono state danneggiate o distrutte in bombardamenti. L’accesso all’assistenza sanitaria per le comunità vicine al fronte è stato gravemente limitato, causando un aumento del rischio di malattia e morte per la popolazione civile.

Stiamo perdendo colleghi

Non solo le strutture, ma anche il personale sanitario è in pericolo. “Nel 2024 stiamo assistendo a molti attacchi a doppio tocco”, ha dichiarato Jarno Habicht, rappresentante dell’Oms in Ucraina riferendosi alla strategia di colpire sullo stesso luogo dopo il primo bombardamento.

“Ora abbiamo più bombardamenti di infrastrutture civili rispetto a prima. Stiamo perdendo colleghi: operatori sanitari, infermieri, medici, paramedici. Quest’anno, anche molti più operatori sanitari sono stati feriti rispetto al passato. Secondo i dati dell’Oms, i primi soccorritori e il trasporto sanitario hanno 3 volte più probabilità di subire danni dagli attacchi rispetto ad altro personale sanitario”.

Una “trappola” di Putin?

La propaganda russa comincia a far girare l’idea che L’incursione di Kiev in territorio russo sarebbe stata una “trappola” di Vladimir Putin ai danni di Volodymyr Zelensky. L’incursione nel Kursk dell’Ucraina sta dividendo gli analistiinternazionali tra chi sostiene che lo sconfinamento di Kiev sia una risposta efficace all’invasione di Mosca, e chi esprime dubbi sul senso di quest’azione, specie in ottica di eventuali perdite umane e di risorse militari, che potrebbero essere impiegate nel Donbass.

I media russi sostengono che Putin potrebbe avere campo più libero su altri fronti mentre l’Ucraina si concentra nel Kursk. Secondo fonti del ministero della Difesa russo, infatti, il leader del Cremlino potrebbe pensare a una nuova mobilitazione entro fine anno per “rimpinguare” il suo esercito.

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