Quel curioso rapporto tra Travaglio e Meloni: “Mi è simpatica, lei e Conte gli unici premier senza poteri forti” (ilriformista.it)

La confessione

A volte nascono legami e relazioni strette inaspettate.

Non si può parlare di amicizia, perché così non è, ma tra Marco Travaglio e Giorgia Meloni sembra ci sia una buona connessione. Martedì scorso in un editoriale il direttore del Fatto Quotidiano ha definito la premier “una tipa sveglia“. Una definizione che è sembrata una carezza. E oggi Travaglio torna sull’argomento, parlando intervistato dal Corriere della Sera.

Quel curioso rapporto tra Travaglio e Meloni: “Mi è simpatica, lei e Conte gli unici premier senza poteri forti”

“Penso sia una tipa sveglia. Detto questo, non condivido nulla o quasi della sua azione di governo” ha rimarcato Travaglio. Per poi spingersi oltre e raccontare il perché di questa sua ammirazione seminascosta per la leader di Fratelli d’Italia. La spiegazione è semplice: per come è arrivata al potere è simile a Giuseppe Conte. “In questi anni sono stati gli unici due presidenti del Consiglio ad essere arrivati a Palazzo Chigi senza la cooptazione dei poteri forti.

Il leader del Movimento 5 Stelle è giunto lì per caso. Lei, Giorgia, è invece arrivata dalla periferia. La presidente del Consiglio è un underdog o un outsider anche se fa politica da trent’anni, perché proviene da una formazione che da sempre è stata tenuta a distanza dalle logiche di potere. Ecco perché mi meraviglia”, dice il giornalista.

Meloni e le trappole dell’establishment

Certo, dopo i particolari elogi c’è anche qualche stoccata che Marco Travaglio riserva a Meloni: “Mi meraviglia che non abbia dato seguito da presidente del Consiglio a questa sua caratteristica. Ha dovuto promettere fedeltà agli americaniall’Europa, a tutti quelli che ha dipinto come poteri forti, pensiamo ad esempio al rapporto super compiacente che ha avuto con il governo Draghi. Diciamola tutta, si è un po’ parata le spalle”.

Per Travaglio il problema è tutto lì: l’establishment. “Non a caso appena ha votato contro la presidente della Commissione europea uscente sono subito piovute le critiche. E lo stesso è successo non appena il ministro della Difesa Guido Crosetto si è permesso di criticare l’Ucraina. Meloni è sempre sotto esame. Se asseconda l’establishment è salva, altrimenti le saranno ordite una serie di trappole”.

Gli incontri e i pranzi tra Travaglio e Meloni

“L’ho conosciuta 15 anni fa quando era ministro della Gioventù nel governo di Silvio Berlusconi. Se non sbaglio ci siamo incrociati in treno, dopodiché ci saremo visti un paio di volte a pranzo per scambiare due chiacchiere, perché mi incuriosiva questa giovane esponente del governo.

E poi basta: ho solo avuto un rapporto da giornalista. Devo dire che mi è molto simpatica. Ha rotto con Berlusconi ai tempi del PdL, per fondare un suo partito, sganciandosi così dal governo Letta-Alfano. Si è sempre mossa nel segno della coerenza tenendosi a debita distanza dalle manovre di palazzo. Insomma le premesse c’erano tutte…”.

Travaglio nell’intervista spiega anche che l’ultimo suo incontro con Meloni è avvenuto di recente, anche se non a una cena, ma per invitarla alla festa del Fatto Quotidiano. Un invito a cui la premier ancora non ha dato risposta.

Il giustizialismo di Travaglio e Meloni

E poi c’è un’altra cosa che lega Travaglio con Meloni: il giustizialismo. A farlo capire, neanche tanto a mezza bocca, è lo stesso direttore del Fatto: “Non ho una avversione irriducibile per tutti quelli che stanno nel centrodestra. Ho una avversione irriducibile per i delinquenti.

Quando Meloni ha confermato il carcere duro nei confronti del superboss ho titolato: “Buona la prima”. Speravo di scrivere “Buona la seconda”, “Buona la terza” e invece non è stato così. Giorgia Meloni è una persona perbene che sta facendo male. E mi faccia aggiungere una cosa: a mio avviso ha fatto una cavolata a paragonarsi a Silvio Berlusconi.

Il commento di Renzi: vedere Travaglio difendere Meloni spiega molte cose

A commentare il contenuto dell’intervista rilasciata da Travaglio al Corriere ci ha pensato Matteo Renzi. Sul suo profilo X, il leader di Italia Viva ha scritto: “Vedere Marco Travaglio difendere Giorgia Meloni è fantastico e spiega molte cose”.

(corriere.it)

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