di Pierluigi Battista
Si può cambiare idea, anche radicalmente, ma si deve almeno spiegare il perché
Le persone serie, quando cambiano idea, anche radicalmente, spiegano il perché e sanno anche soffrire, pensando di aver creduto in qualcosa che si è dimostrato sbagliato.
Le persone serie: quelle non serie, cambiano idea come cambiano abito, si adattano, fanno finta di niente, intellettualmente pusillanimi come sono non dicono: «abbiamo sbagliato, ve ne spiego i motivi», ma fanno finta di nulla, e pensano, scaltri come sono, furbacchioni come sono, che la credibilità sia un optional, una faccenda da anime belle.
I partiti seri possono cambiare un giudizio, ma se sono seri devono saper ammettere: «abbiamo sostenuto un sacco di fesserie, ma adesso siamo giunti alla conclusione che erano solo sciocchezze, e le ragioni sono queste»: se non sono seri, invece, prima dicono che un partito era quello di Bibbiano dove si rapiscono i bambini, poi fanno alleanze con quelli di Bibbiano e la chiamano pure, col sorriso del furbacchione senza principi, «evoluzione».
I partiti non seri prima dicono che un partito era fascistoide, anti-costituzionale al punto da chiederne la messa fuorilegge, fatto di cialtroni terrapiattisti soggiogati da un comico eversivo, poi dimenticano tutto nel giro di pochi giorni, fanno alleanze di governo con i terrapiattisti e poi addirittura ne propongono un’alleanza organica … leggi tutto