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…per cercare di dimostrare un aumento di morti improvvisi in concomitanza col vaccino anti-COVID, cercando di ripetere una bugia così tante volte da farla diventare verità (e scoraggiare qualsiasi verifica, e con essa lo spirito critico)
Sul profilo social di uno che lavora presso Meditation Teacher Training è apparso qualche giorno fa un post con un grafico che sta venendo condiviso sui social, il post riporta:
Questa tabella emessa dall’ISTAT illustra l’andamento delle morti per malori improvvisi dal 2015 al 2023 !
Ricordiamoci che il primo giorno di inoculazioni in Italia è avvenuto il 27 dicembre 2020…
Dopodiché guardiamo i numeri…🤔😳😱
Tranquilli…sono cose sempre accadute…
ANDRÀ TUTTO BENE…Ps : il primo che mi chiede la fonte della tabella lo blocco all’istante !
A seguire la tabella, questa:
Non c’è molto da dire, ci limitiamo a qualche considerazione con l’uso dell’AI che, come raccontavamo qualche tempo fa, può aiutare in caso di verifiche come questa, facendoci notare tutto quello che non va.
- Fonte dei dati: l’immagine stessa non fornisce una fonte verificabile per il grafico, e chi ha pubblicato il post su Facebook ha addirittura minacciato di bloccare chiunque chiedesse la fonte, un campanello d’allarme grosso come una casa. Chi scoraggia nei suoi follower l’esercizio dello spirito critico non crede nella trasparenza, perché?
- Manipolazione dei dati: è noto che molti grafici e tabelle condivisi su piattaforme come Telegram e Facebook possono essere manipolati per sostenere una narrativa disinformativa. In questo caso, si sta suggerendo una correlazione tra l’inizio delle vaccinazioni contro il COVID-19 e un improvviso aumento delle morti, ma non vengono fornite prove concrete o un’analisi statistica seria.
- ISTAT e dati reali: l’ISTAT pubblica dati ufficiali e trasparenti, che possono essere consultati sul loro sito. Non esistono evidenze che confermino un aumento drammatico e improvviso delle morti per “malori improvvisi” in relazione alle vaccinazioni. Spesso queste tabelle manipolate prendono dati reali e li rappresentano in modo ingannevole.
Il meditation training teacher, in un mondo che funzionasse nella maniera corretta, verrebbe denunciato e perseguito per aver diffuso informazioni prive di fondamento che mettono a rischio la salute pubblica, nel mondo in cui viviamo noi invece, se proviamo a segnalare il post a chi gestisce (e dovrebbe moderare) i contenuti sui social media, ci viene risposto che non viola gli standard della piattaforma.