La minaccia di Hamas: “Gli Emirati pagheranno il prezzo del tradimento” (globalist.it)

di Umberto De Giovannangeli

Parla Fawzi Bahoum, portavoce del movimento: 
"“Israele è stata premiato per i suoi crimini 
contro i palestinesi. 

Chi ha stretto la mano al nemico sionista se ne dovrà assumere tutte le responsabilità”.

Un primo risultato, lo “storico” accordo di pace tra Israele ed Emirati Arabi lo ha raggiunto in Palestina: realizzare l’unità delle due maggiori fazioni palestinesi, al-Fatah e Hamas, nella resistenza al “tradimento” emiratino A darne conto, in questa intervista esclusiva concessa a Globalist, è Fawzi Bahoum, portavoce di Hamas. “Israele – ribadisce Bahoum – è stata premiato per i suoi crimini contro i palestinesi. Chi ha stretto la mano al nemico sionista se ne dovrà assumere tutte le responsabilità.

Per una volta almeno, tutti i gruppi, partiti, movimenti, che compongono il variegato arcipelago politico palestinese, sembrano essere d’accordo: rifiutare l’accordo di pace tra Israele ed Emirati Arabi. Ma le autorità emiratine sostengono che grazie a quell’accordo, Israele ha dovuto fermare il piano di annessione di parti della Cisgiordania.

E questo sarebbe un successo, una conquista, una vittoria da celebrare?  E, per giunta, chiedere al popolo palestinese di celebrarla come tale? Al tradimento si accompagna la presa in giro. Chi ha siglato quel vergognoso accordo con coloro che da sempre occupano la Palestina, che hanno ucciso, ferito, incarcerato decine di migliaia di palestinesi “colpevoli” di aver resistito all’occupazione sionista, deve assumersene tutte le responsabilità. Quale sarebbe questo straordinario risultato millantato?

La sospensione del piano di annessione? In quell’accordo della vergogna non c’è una parola una di critica al regime di apartheid imposto dagli israeliani nei Territori occupati palestinesi, non c’è un rigo, una parola sul diritto del popolo palestinese ad uno Stato indipendente con Al-Quds (Gerusalemme, ndr) come capitale.

Quell’accordo è uno spregio alla memoria dei migliaia di shaid (martiri, ndr) che hanno sacrificato la loro vita per la causa palestinese. Non c’è un accenno alla fine dell’assedio di Gaza … leggi tutto

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