di David Puente
Gli account diffondono gli stessi materiali, ma non operano insieme nello stesso momento "attivandosi" a turno
Le stesse identiche immagini risultano pubblicati da altri account come “Rulf Bernini” (@Rul17688, qui il 28 agosto), “Remo Gaggi” (@X88mas4831, qui e qui il 3 settembre), “Mariano Leoni” (@Leo43310, qui l’11 settembre), “Yuri Germani” (@YuriG82445, qui e qui il 25 settembre) “Max Descarde” (@MDescarde77714, qui il 30 settembre).
Account diversi, ma occhio ai following
C’è qualcosa che accomuna tutti questi account, e non è solo l’odio profondo nei confronti della senatrice Segre. Tutti seguono 2 o al massimo 4 account su X, di questi uno è quello di Chef Rubio e almeno uno dell’Estremo Oriente (come @Thairath_News e @MorningNewsTV3).
Non ci sono elementi per sostenere che dietro questa rete ci sia in qualche modo Chef Rubio o altri utenti seguiti dagli account. Resta tuttavia il chiaro ed evidente sostegno.
Un sostegno caratterizzato da un profondo legame politico con l’estrema destra nazista e fascista*. Rubio viene raffigurato con le sembianze di Hitler in quanto quest’ultimo è ben noto per le sue posizioni contro gli ebrei. L’account del tweet sopra riportato, infatti, pubblica molti riferimenti simili:
Oltre alla “figurina” di Hitler, gli utenti condividono anche quelle di Mussolini contro gli ebrei:
Le “figurine antisemite” del sito HolyWar e i politici italiani
Le immagini su Liliana Segre risultano numerose, ma anche altri vengono presi di mira da questa rete di account. In quella che possiamo chiamare “collezione di figurine antisemite” (in buona parte provenienti dal sito antisemita HolyWar.org) troviamo quella dove Mario Draghi e Giorgia Meloni vengono indicati come «membri della Mafia Giudaico Massonica».
Oltre a Draghi, Giorgia Meloni viene affiancata da Elly Schlein, con numerosi politici stranieri o da sola.
Le figurine antisemite sul Governo attuale non mancano, trovando quelle contro Salvini, Tajani e Giorgetti. L’accanimento riguarda anche l’opposizione, dove oltre a Elly Schlein troviamo anche Emanuele Fiano.
Contrariamente ai precedenti, un politico italiano viene elogiato, ossia Roberto Vannacci con la “figurina” «Adesso ci penso io agli ebrei».
Le “figurine” contro il giornalismo
Dal mondo della politica passiamo a quello del giornalismo, dove possiamo trovare le “figurine” contro David Parenzo e Giuseppe Cruciani, Gad Lerner, Paolo Berizzi, Lilly Gruber, Fabio Fazio, Roberto Saviano, Gianni Riotta e molti altri ancora.
Tra le “figurine” c’è anche quella diffusa durante la pandemia contro il Gruppo Gedi o una dove vengono indicate come “ebree sioniste” le americane CNN, NBC e altre ancora.
Fascismo e teorie del complotto
Molte delle altre “figurine” sono pro Fascismo, estremamente squallide e di carattere sessuale, in particolare omofobe. In comune rimane sempre l’antisemitismo e il complottismo ad esso legato, attraverso la condivisione di bufale storiche come quella dei “Protocolli dei Savi di Sion“.
Account attivi e dormienti a turno
Controllando i vari account, linkati attraverso i loro tweet, è facile notare come abbiano in comune i following e le date di creazione recenti. Un’altra particolarità di questa rete è che gli account intervengono in maniera massiccia per poco tempo e si fermano per qualche giorno o settimana prima di tornare nuovamente alla carica.
Analizzando una ventina di questi e i rispettivi oltre 2000 tweet, difficilmente intervengono nello stesso momento. Al massimo può capitare che lo facciano lo stesso giorno, ma ad orari diversi e lontani tra loro, indicando la probabilità che vengano gestiti a turno da una stessa persona o da un gruppo organizzato.
* Il capitolo delle “figurine” di Hitler e Mussolini è stato aggiunto per fornire maggiore contesto sui fotomontaggi di Rubio condivisi dagli account della rete.