Soldatini: ufficiali militari e dell’intelligence della NATO nelle misure attive russe (ftn.news)

Un rapporto scioccante espone una vasta rete di ufficiali militari e dell’intelligence della NATO invischiati nelle misure attive russe in tutta Europa. Dalla Norvegia alla Germania, rivela connessioni segrete con organizzazioni che spingono l’agenda di Mosca in Occidente.

Un rapporto bomba ha svelato un’intricata rete di ufficiali militari e dell’intelligence della NATO profondamente coinvolti nelle operazioni di influenza russa in tutta Europa. Il grafico cita figure e gruppi chiave in diversi paesi, tra cui Norvegia, Francia, Italia e Germania, tutti legati alle iniziative sostenute dal Cremlino volte a destabilizzare le democrazie occidentali.

Le rivelazioni sono sconcertanti: è dimostrato che alti funzionari della NATO hanno legami con famigerate agenzie russe come il GRU e l’FSB, entrambi accusati di spionaggio, guerra informatica e interferenze elettorali.

I media statali russi come “Russia Today” (RT) appaiono al centro di questi sforzi, incanalando la propaganda pro-Mosca attraverso organizzazioni culturali e politiche oscure. Questi includono gruppi di estrema destra in Francia, think tank geopolitici italiani e associazioni militari in Bulgaria, tutti impegnati a far avanzare gli obiettivi della Russia sul suolo europeo.

Forse la cosa più allarmante sono i chiari legami tra i servizi di intelligence russi e i movimenti nazionalisti, che suggeriscono uno sforzo coordinato per minare la NATO dall’interno.

Questa rete vasta e interconnessa mostra come la Russia manipoli l’opinione pubblica e orienti il discorso politico nei paesi europei, il tutto utilizzando agenti segreti e organizzazioni apparentemente legittime per mascherare le sue vere intenzioni.

Questa denuncia evidenzia l’intera portata dell’infiltrazione russa nei circoli politici e militari dell’Europa, sollevando questioni urgenti sulla lealtà e la sicurezza dei principali attori della NATO.

Dai un’occhiata al rapporto completo in esclusiva qui

A cura del team editoriale di FTN

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