di Alessandro Fioroni
Il Wall Street Journal rivela che il patron di SpaceX avrebbe oscurato il suo Starlink sull’isola per favorire Xi Jinping
Che il super multi miliardario Elon Musk, proprietario di Tesla, SpaceX e X, sia un personaggio contraddittorio e dai tratti sulfurei non è un mistero.
La sua influenza ormai ha abbondantemente travalicato il mondo del business tecnologico e si estende anche su tutto lo scacchiere internazionale comprese le aree di crisi e i suoi risvolti geopolitici.
I suoi rapporti e il sostegno a Donald Trump sono acclarati e ora sono le rivelazioni del quotidiano statunitense Wall Street Journal a gettare una nuova luce, ancora più inquietante se possibile, sul tycoon sudafricano naturalizzato statunitense.
Secondo le fonti investigative del Journal, che cita diversi funzionari ed ex funzionari statunitensi, europei e russi, Musk sarebbe in contatto continuo da almeno due anni con Putin. I colloqui sarebbero continuati quest’anno, proprio quando Musk ha iniziato a intensificare le sue critiche al sostegno militare degli Stati Uniti all’Ucraina ed è stato attivamente coinvolto nella campagna elettorale del candidato repubblicano ed ex presidente che è sempre stato ondivago sull’appoggio a Kiev.
Nell’ottobre 2022, Musk ha anche iniziato a twittare una serie di punti di discussione del Cremlino sulla guerra, che ha presentato come un piano di pace, ma ha scatenato una forte opposizione da parte degli alti funzionari ucraini, nonché dello stesso presidente Volodymyr Zelenskyy. Le conversazioni tra l’imprenditore e il presidente russo dunque avrebbero riguardato non solo questioni personali e affari ma anche le tensioni geopolitiche.
Le fonti interpellate dal giornale finanziario statunitense hanno rivelato alcuni accadimenti come quello che avrebbe visto Putin chiedere a Musk di non attivare il suo servizio Internet satellitare Starlink su Taiwan come favore, per interposta persona al presidente cinese Xi Jinping.
Ma esiste una circostanza che mostrerebbe tutta la spregiudicatezza del proprietario di X, perché l’accesso al suo servizio di tecnologie satellitari è stato fornito gratuitamente all’Ucraina dopo che Putin ha lanciato la sua invasione su vasta scala nel febbraio 2022.
Poi deve essere mutato qualcosa negli intendimenti di Musk, Starlink infatti è stato salutato come uno strumento importante per la capacità dell’Ucraina di combattere contro le forze russe, ma le relazioni tra il magnate tecnologico e le autorità ucraine si sono raffreddate pian piano nel corso della guerra e Musk ha smesso di finanziare i terminali per l’Ucraina e ha persino limitato l’uso di Starlink da parte delle sue forze armate per controllare i droni.
Contemporaneamente sarebbero iniziati i colloqui con il capo del Cremlino. Fino ad arrivare all’inizio di quest’anno quando i rapporti dell’intelligence militare ucraina hanno affermato che il servizio satellitare di Musk veniva addirittura utilizzato dall’esercito russo per individuare le postazioni dei militari di Kiev.
Lo scoop del WSJ arriva in un momento critico della campagna elettorale degli Stati Uniti, con il potere dell’uomo d’affari che, attraverso la sua piattaforma di social network e le sue società tecnologiche come SpaceX, gode di contratti governativi e autorizzazioni di sicurezza di alto livello per le informazioni classificate della Casa Bianca.
Pochi giorni fa, nel corso di un evento elettorale a sostegno di Trump in Pennsylvania, Musk ha menzionato le sue credenziali per l’accesso a informazioni governative riservate: «Ho un’autorizzazione top secret, ma devo dire che come per la maggior parte delle cose di cui sono a conoscenza la ragione per cui le tengono segrete è che sono estremamente noiose». Ma è più che legittimo che i rapporti con Putin, se dimostrati, metterebbero in seria crisi la politica Usa e i suoi alleati.
Per il momento una reazione è arrivata direttamente da Mosca con il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, secondo il quale l’unica comunicazione del Cremlino con Musk è stata una telefonata in cui si e discusso di solo di spazio, così come di tecnologie attuali e future, il tutto in modo generico. Mosca dunque afferma che si tratta di informazioni assolutamente false, quelle pubblicate sul giornale americano. Musk invece non ha ancora reagito alle notizie e nemmeno alle richieste di commento da parte del Wall Street Journal.