Alla convention dei Repubblicani succedono cose senza precedenti: l'uso indiscriminato dei poteri istituzionali – dalla grazia alla cittadinanza – per ragioni di propaganda elettorale
Nella seconda serata della convention del Partito Repubblicano statunitense sono emerse le conseguenze concrete di una strategia allo stesso tempo prevedibile e senza precedenti del presidente uscente Donald Trump: l’utilizzo indiscriminato a scopo elettorale dell’istituzione della presidenza degli Stati Uniti e dei suoi poteri.
Nel giro di due ore, infatti, e nel corso del più importante e seguito momento di propaganda dell’intera campagna elettorale, gli americani hanno visto Trump graziare un uomo e dare la cittadinanza americana a cinque persone, mentre il segretario di Stato pronunciava un comizio politico e la first lady faceva lo stesso dal Giardino delle Rose della Casa Bianca: tutte cose che non erano mai accadute prima in questo contesto.
Non esistono linee guida rigidissime per occasioni del genere, e le campagne elettorali dei presidenti uscenti giocano spesso dentro una “zona grigia”: usare in un contesto politico le immagini d’archivio che mostrano il presidente nell’esercizio delle sue funzioni, per esempio comunicando una decisione di politica estera, è piuttosto comune; così come è comune che il presidente visiti di più gli stati elettoralmente più importanti.
Ma stanotte Trump ha superato con un salto ogni zona grigia, oltre che quello che stabilisce una legge del 1939 – lo Hatch Act – che proibisce l’uso di fondi federali per ragioni elettorali e proibisce ai dipendenti del governo di fare propaganda politica … leggi tutto