“Il ragazzo dai pantaloni rosa”, genitori di una scuola di Treviso si oppongono alla proiezione del film (orizzontescuola.it)

A Treviso, un gruppo di genitori di una scuola ha 
espresso contrarietà alla proiezione del film 
“Il ragazzo dai pantaloni rosa”, pellicola 
incentrata sul tema del bullismo e ispirata 
alla storia vera di Andrea Spezzacatena. 

Il sindaco della città, esponente della Lega, è intervenuto sulla vicenda, manifestando la propria intenzione di promuovere la visione del film e definendo la mancata proiezione “un’occasione persa per approfondire temi rilevanti e complessi della nostra società”.

Il film, recentemente presentato al Festival di Roma, era stato programmato per essere proiettato il 4 novembre agli studenti della scuola di Treviso, con posti già riservati per l’evento, ma alcune famiglie hanno avanzato la richiesta alla dirigenza scolastica di escludere i ragazzi dalla visione della pellicola, che tratta tematiche delicate come l’omofobia, la depressione e il suicidio.

In risposta alla decisione di sospendere temporaneamente la proiezione, il sindaco ha evidenziato la rilevanza del film come strumento educativo. Ha affermato che ignorare o evitare il confronto su argomenti come il bullismo e l’omofobia non rappresenti una soluzione adeguata, sottolineando la necessità di una riflessione comunitaria su problematiche sociali attuali.

Il dibattito sulla proiezione a Treviso giunge poco dopo un episodio analogo accaduto durante un’anteprima riservata alle scuole a Roma, dove il film è stato accolto con fischi e insulti, generando la reazione del ministro Valditara, che ha espresso indignazione per l’accaduto, interpretandolo come un segnale preoccupante di atteggiamenti omofobi diffusi.

La dirigenza dell’istituto di Treviso ha precisato che la proiezione del film non è stata cancellata, ma solo temporaneamente sospesa. La decisione finale riguardo alla visione del film per gli studenti sarà valutata nei prossimi giorni, con l’obiettivo di bilanciare le diverse istanze emerse all’interno della comunità scolastica e rispondere in modo adeguato alle preoccupazioni delle famiglie e delle istituzioni locali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *