Qualcuno mi dica perché sono costretto, grazie all’odiosa gabella di Stato detta anche canone, di contribuire allo stipendio del conduttore di Report
Primo: nessuno osi censurare e toccare Sigfrido Ranucci e la sua creatura Report.
Secondo: nessuno tocchi me se dico che il sunnominato è il peggio del peggio del peggio del giornalismo, quello che manda al massacro persone e reputazioni, che trasforma la pretesa di un’inchiesta in un linciaggio e un programma televisivo in un tribunale del popolo.
Terzo: qualcuno mi dica perché sono costretto, grazie all’odiosa gabella di Stato detta anche canone, di contribuire allo stipendio del peggio del peggio del peggio del giornalismo.
Sentite l’ultima. Ranucci, che è il peggio del peggio del peggio del giornalismo italiano, è però anche molto furbo e ha scoperto che con un uso sensazionalistico e piccantino delle anticipazioni della prossima puntata (tipo quella su Alessandro Giuli coinvolto in una vicenda tipo Boccia ma “al maschile”: capito bene il messaggio, voi della bettola?), si crea molta attesa e ottimi risultati di share.
Adesso l’anticipazione di domenica prossima, la solita grottesca fuffa, stavolta pericolosa. Anticipano due servizi: “Israele come laboratorio politico dell’estrema destra internazionale” e poi “Gaza come laboratorio per testare le armi”. Capito l’antifona? Si insinua che lo Stato degli ebrei sia il cuore delle formazioni nazifasciste (estrema destra internazionale).
Ma è la riproduzione esatta di un dogma dell’antisemitismo contemporaneo: lo Stato ebraico nuovo carnefice, genocida come il nazismo, dunque laboratorio per tutti i seguaci del genocidio nazista. In più uno Stato che “testa” sui bambini palestinesi nuove armi. Uno Stato mostro, a capo di un’internazionale di criminali.
Sono liberale, e odio la censura. Vorrei solo che abolissero la gabella del canone per non costringermi a co-finanziare questa roba (e invece la destra italiana l’ha appena aumentata, per la gioia di del peggio del peggio del peggio del giornalismo italiano).