Bradbury: quando i marziani abitavano al 10265 di Cheviot Drive (doppiozero.com)

di Claudio Castellacci

Cento anni fa, il 22 agosto 1920, nasceva a Waukegan, Illinois, lo scrittore Ray Bradbury.

Lo celebriamo con questa intervista inedita tratta dal libro di Claudio Castellacci Los Angeles: alle radici della cultura pop, di prossima pubblicazione.

«Vuole parlare di futuro? Di città? Di Los Angeles? Le città sono il mio argomento preferito». Raymond Douglas Bradbury, meglio conosciuto come Ray Bradbury, guardò scettico il registratore. «Funziona?». Sì, funziona. «Bene». Si alzò dalla poltrona in soggiorno e si avviò verso una porta che, scoprirò, conduceva in un altro mondo, sorta di interno di astronave da dove potevi partire per un viaggio tra le stelle.

L’accesso al sancta sanctorum del più eclettico fra gli scrittori di fantascienza di tutti i tempi (o come diceva lui “scrittore di idee”, perché «La fantascienza è la scienza del possibile, io invece scrivo l’impossibile») era dal pianerottolo d’ingresso: si scendevano dei gradini, si apriva una porta e si era a livello terra – nel senso letterale: di terra battuta.

«Faccia attenzione alla testa». Non fa in tempo a finire che un’astronave di plastica (poi, a un più attento esame, si rivelerà essere un modellino del Nautilus di Jules Verne: lo scrittore era uno dei suoi miti) mi centra in fronte e subito dopo mi ritrovo a fissare gli occhi strabici di due mostri spaziali che anche loro dondolano dal pavimento. Sì, dal pavimento, perché qui il soffitto non era altro che il pavimento del piano terra di casa Bradbury, al 10265 di Cheviot Drive, una costruzione tipicamente losangelina, di un divertente e solare color giallo, dove lo scrittore viveva da cinquant’anni.

Oggi la casa non esiste più. Alla sua morte le figlie l’hanno messa in vendita ed è stata acquistata da un noto architetto locale, tale Thom Mayne, che, nonostante le proteste, ha pensato bene di raderla al suolo, di farcire di cemento il poco terreno disponibile e di arredarla esternamente con delle lamiere tempestate da buchi in stile groviera … leggi tutto

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