di Simona Musco
L’anatema del magistrato antimafia. L’accusa del procuratore: «c’è chi dice che vogliamo censurare la cultura. Io invece sono preoccupato, perché i bambini si nutrono di queste porcherie»
“Gomorra” e affini sono diseducativi e rischiano di provocare un effetto “emulazione”. E così, anziché censurare le mafie finiscono per esaltarle, trasfor-mando in eroi coloro che, nella realtà, sono i cattivi.
LE ACCUSE DI GRATTERI
Nicola Gratteri, procuratore capo della Dda di Catanzaro, ancora una volta non le manda a dire. E, così come più volte ha fatto negli ultimi tre anni, punta il dito contro la serie tv nata dalla penna di Roberto Saviano, definito, nemmeno troppo tra le righe, un professionista dell’antimafia, un ingordo … leggi tutto