Un Travaglio di novità rossobrune (areadraghi)

di Marino Pasini

Ho ascoltato Marco Travaglio fare da portavoce del 
nuovo Movimento dei Cinque Stelle non di sinistra, 
non di destra, non proprio progressista, ma 
"progressista indipendente".

Travaglio non si capacita perché “voi”, cioè noi non vogliamo capire cosa è il “nuovo” partito di Grillo che vuol cambiare la società.

Noi non vogliamo capire che i Cinque Stelle “non sono un’appendice di sinistra del Pd”. V’interessa solo sapere del campo largo, dice l’ex appassionato di Bossi, di Ingroia, ora esperto in geopolitica d’ Israele, Palestina, pure di Ucraina, Russia, di come venirne fuori dal conflitto cioè dando a Putin ciò che vuole Putin, e piantarla li’ di far gazzara che se non ci fosse la Nato tutto sarebbe tranquillo.

E quel “genio politico” di Beppe Grillo se si ricordasse di esser stato un genio non darebbe fuori da matto come in questi giorni. Anche i geni si dimenticano le loro straordinarie qualità, a volte, direttore.

E il nuovo approdo rossobruno del partito di Conte (ambientalista a parole ma con simpatia per Donald Trump) vuol cambiare la società, e come Berlusconi non glielo lasciano fare il grande cambiamento per colpa dei poteri forti; che ne dice il giornalista tanto amato dai grillini ex o non ex del partito? L’alleanza in Europa con il BSW (Bundes Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia), il partito personale di Sahra Wagenknecht, filoPutin, la leader fuoriuscita dalla Linke, sinistra radicale tedesca?

Voi, cioè noi non capiamo scrolla la testa Marco Travaglio così paziente con la nostra ignoranza, non volete capire la novità portata dalla Wagenknecht. Il partito di Sahra Wagenknecht è la vera fresca novità politica europea, dice Travaglio.

Mi viene un dubbio, che l’essere indipendente per Travaglio che è italiano come lo siamo tutti nel Belpaese, sia diventare il pifferaio di qualcosa di “straordinariamente nuovo”, che nuovo non è. Dopo Bossi e Ingroia, ora il rossobrunismo che ha ombre truci e che fa venire i brividi, per Travaglio è la novità….

Marco Travaglio cantò le lodi di Angela Merkel che ebbe il coraggio, disse lui in diretta TV, di far entrare centinaia di migliaia di siriani, iracheni in Germania. Poi, la Merkel cercò di chiudere le porte, ma ormai era tardi, e l’elettorato tedesco si è rivoltato contro.

Ora, il direttore del Fatto Q. ha cambiato idea: canta le lodi di una signora nuova, tale Wagenknecht che vuole mettere la saracinesca, chiudere con il catenaccio ai migranti.

Le cose cambiano, e si cantano altre canzoni, dalla Gruber.

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