Aumenta il potere di ricatto dei partiti minori. La dettagliata analisi dell'Istituto Cattaneo
Con il taglio dei parlamentari e una legge elettorale proporzionale, sulla base delle intenzioni di voto di agosto, il centrodestra avrebbe seppur di poco la maggioranza dei seggi in entrambi i rami del Parlamento. Il sistema che ne scaturirebbe aumenterebbe il potere ‘di ricatto’ dei partiti minori di centro. Se invece si adottasse un sistema elettorale misto proporzionale/maggioritario, il vantaggio del centrodestra con ogni probabilita’ crescerebbe.
Lo rivela uno studio condotto dall’Istituto Cattaneo, pubblicato oggi. Le simulazioni partono dalla media delle intenzioni di voto alle future elezioni politiche registrate per i principali partiti nei vari sondaggi del mese di agosto. Si considerano 391 deputati eleggibili alla Camera e 196 senatori per Palazzo Madama.
Questi i dati di partenza. La Lega seppur in flessione, resta il primo partito con il 25,8% dei consensi, seguita dal Pd con il 20,3% e dal M5s bloccato al 15,8%. Il consenso per Fratelli d’Italia e’ al 14,8%, mentre si conferma in calo Forza Italia, al 6,5%.
Infine, gli altri partiti presi in considerazione si aggirano tutti attorno alla soglia “critica” del 3% (Azione: 3,1%; Italia viva: 3%; Leu + La sinistra: 3%), con l’unica eccezione di +Europa che non supera l’1,5%. Questo il quadro nazionale.
Il livello regionale si presenta invece più dinamico e variegato“, scrive l’Istituto Cattaneo che per stimare l’attuale consenso dalle liste (sempre alle elezioni Politiche) in ciascuna regione italiana, ponderando “le intenzioni di voto registrate sul piano nazionale sulla base della distribuzione dei consensi ottenuti dai partiti alle elezioni Europee del maggio 2019” … leggi tutto